Gio. Nov 21st, 2024

In questi giorni abbiamo assistito alla fluttuazioni di borsa degli assessori del Comune di Bagheria, pure di quelli non più in carica, che hanno sfruttato la passerella. Qualche nome però è rimasto nell’ombra.

Il fenomeno del randagismo, come da manuale, è tornato prepotentemente ad occupare le cronache, con gli appelli delle associazioni volontarie che si susseguono sui social. Per fortuna abbiamo le mostre canine, che dovrebbero fare storcere un po’ il naso ai puristi, non risultando troppo diverse dall’esibizione in un circo.

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Ed in questo caso il circo è quello mediatico di un altro assessore, Giusepe Tripoli che non potendo per ovvi motivi sfruttare il festino di San Giuseppe, come i suoi titolati colleghi, si crea e ritaglia spazi vitali di sopravvivenza elettorale.

Ma l’assessore si occupa di rifiuti ed è uno dei principali artefici della narrazione dei cittadini buoni e quelli che cattivi. Quelli civili e incivili, quelli che pagano le tasse (tra cui la Tari) e quelli che non le pagano ( e allora la Sogert gli pignora i conti) e pure abbandonano i rifiuti.
Ecco perché Bagheria è sporca.

Certo però che se il rifiuto abbandonato resta sul marciapiede 15 giorni, c’è qualcosa che non va. Perché il cittadino evasore ed incivile non è meno colpevole di chi, preposto al sevizio, abbandona, non il rifiuto, ma intere zone, pulendo su richiesta o indicazione, altrimenti tanti saluti.
Neppure si può dire a quelli civili che non sono evasori: non lo ritiro perché è stato abbandonato.

Succede pure che se la segnalazione parte da cittadini civili, pagatori, ma antipatici perché contestatori, un lato di strada si pulisca e l’altro no.

Lato PTE pulito sabato mattina, lato cittadini antipatici, stamattina ancora sporco.

Questo è stato il modo di amministrare la città in questi 4 anni: la garanzia per lobby, amici, elettori reali e possibili, con i servizi, che sono normali in altre città evolute, spacciati per favori a trogloditi tronfi, orgogliosi e plaudenti per avere ricevuto l’osso. Il Curculio plautino ai piedi della tavola del signorotto. Questo è il bagherese medio.

Vista la restaurazione di certe compagini politica e certi enti locali, forse tornare alle circoscrizioni di quartiere non sarebbe sbagliato.

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.