Che il 6 novembre possa riaprire è una ipotesi molto remota, bocche cucite ed evidente imbarazzo degli operai al lavoro.

La vicenda degli asili nido comunali si sta trasformando nella cronaca di un disservizio annunciato, che rende questa città, nel 2023, lontanissima da una qualunque parvenza di normalità.
Non si tratta di essere pro o contro questa amministrazione, si tratta di constatare l’incapacità di gestire ed assicurare un servizio basilare a 100 famiglie (e sono comunque pochissime rispetto al territorio), che sarebbe un atto in direzione di una città civile.
L’asilo di via Orazio Costantino, “teneri cuccioli” ha riaperto dopo le sollecitazioni social innescate dai nostri articoli che hanno dato giusta voce alle famiglie in graduatoria. Ma ha riaperto male innescando un ulteriore disservizio alle famiglie che già alle 11:30 devono andare a recuperare i bimbi. Questa disposizione sarebbe legata allo stato dei lavori nell’altro giardino di infanzia di via Monsignore Filippo Arena, “il bosco incantato”. Secondo le promesse dell’assessore Francesco Gurrado che ha ereditato le deleghe dall’uscente Emanuele Tornatore, tutto dovrebbe essere pronto entro il 6 novembre.
Oggi siamo riusciti a constatare coi nostri occhi lo stato dei lavori e quella data sembra troppo vicina per potere mantenere la promessa.

La ristrutturazione era cominciata a luglio nel 2022 e dovevano terminare a dicembre dello scorso anno. Ma come capitato con i lavori al plesso del Bagnera, si sono dilungati al punto che l’asilo da allora non ha ancora aperto. Anche questa circostanza non spiega il disservizio delle 3 ore e mezza al giorno, nell’altro plesso che ha aperto i cancelli.
Come spesso accade tutto rimane avvolto nel solito silenzio.

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