Ancora un ricordo del Professore Antonino Russo, che ci riporta ai tempi delle gite parrocchiali e all’umorismo siciliano figlio della saggezza popolare.
Nell’ambito delle attività dell’associazione Cattolica San Giovanni Bosco di Bagheria erano previste alcune gite. Una, in un certo anno, si è svolta a Selinunte.
Alla partenza il pulman era pieno di giovani e meno giovani regolarmente iscritti all’Associazione, sotto la guida di Don Armando Trigona.
Quando siamo giunti nella zona dei templi, una signora ha esclamato: Parrì, ficimu tutta sta strata pi viriri sti quattru balatuna?
Il nostro amico Battista, che per il lungo tempo trascorso seduto, certe cose intime se le sentiva a matapuollo, hachiesto ai presenti non senza una certa ironia: cu avi na mafaidda?
Una donna della prima fila si è affrettata a dire: io! Io!
Hanno offerto a Battista un panino senza coglierne lo spirito e questo ha dovuto prenderlo e mangiarlo per evitare l’imbarazzante spiegazione, anche se non ne aveva voglia.
Ovviamente noi sappiamo Battista cosa volesse mettere in mezzo al panino.
Dopo avere effettuato la visita al maestoso tempio con le spiegazioni di padre Trigona, le signore hanno aperto le bisacce e hanno tirato fuori l’occorrente per la merenda. Come hanno poi confessato, attendevano questo momento che consideravano centrale nell’economia della gita.
La sera abbiamo fatto ritorno a Bagheria. Unanime il verdetto: la prossima volta la località da visitare la sceglieremo noi.
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