Un guasto rilevante al sevizio elettrico, mette in ginocchio la frazione e va in scena l’abbandono del cittadino.
Un sordo sibilo 24 ore su 24 con una rilevazione (artigianale, per carità) di 87 decibel a qualunque ora del giorno e della notte.
Come un costante potente acufene che potrebbe avere anche un risvolto sulla serenità mentale di chi lo subisce. Ma anche una eventuale esposizione a campi magnetici, in ogni caso un disagio per i residenti delle zone in cui le cabine elettriche ad Aspra vengono alimentate da gruppi elettrogeni, per un guasto rilevante alla rete.
L’intervento del comune si è fermato all’interesse nel ripristino della illuminazione pubblica, interpellati dai residenti sembra non abbiamo saputo fornire alcuna indicazione sulla natura ne sui tempi del ripristino, mostrando ancora una volta poca dimestichezza con l’idea dello stare vicino ai cittadini. Ovviamente il guasto compete al servizio elettrico, ma come al solito il cittadino è sempre da solo a combattere le sue battaglie per la normalità e la legalità: già, perché il danno da inquinamento acustico è perseguibile ed è regolamentato da indicazioni precise in termini di emissioni sonore, orari e tempi di esposizione.
Per fortuna il mare di Aspra stamattina era così
Ma lo scroscio dell’acqua veniva anche dalle spalle del cittadino che ci ha inviato le foto.
Fosse anche acqua benedetta, la fonte dell’eterna gioventù, ‘sto bocchettone con acqua che non ha smesso di scorrere ininterrottamente fino alle 11 del mattino, non è un bel biglietto di presentazione ed è inquietante.
Come lo è la foto tratta dal profilo social di un cittadino che speriamo gradisca il fatto di avere amplificato il suo dissenso.
I piani bellici del generale Patton con gli sbarchi dei cingolati ad Aspra, devono essere supportati da una pianificazione organica e non straordinaria. Ancora una volta la richiesta è di normalità, che in tempi elettorali stenta ad essere reperibile.
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