Ven. Set 20th, 2024

Nell’ottica della prevenzione e repressione del fenomeno dei roghi, nei pressi delle case popolari si cercherà di rendere indisponibile l’area teatro dell’ultimo terribile incendio di rifiuti avvenuto il 19 agosto scorso.

Che il fenomeno dei roghi in città abbia una matrice diversa in contrada Monaco, è cosa certa. Non sono gli abbandoni sistematici per categoria merceologica che si ritrovano nelle periferie, ma piuttosto è realtà legata ad un gap, spesso involontario quanto ineluttabile, in aree di emarginazione sociale, mai interessate da veri interventi di recupero.
Diciamocelo chiaramente, queste aree servono cosi come sono: bacini di voto facilmente influenzabili, nelle quali, ad individuare gli influenzatori, basta uno sguardo ai risultati dei seggi. Influenzatori che saranno poi gli stessi che dovranno garantire impunità e indifferenza alle varie manifestazioni di illegalità: tutte indistintamente perpetrate a danno della città.

La creazione, su terreni privati, di una vasca abusiva in cui sversare rifiuti domestici e quelli provenienti dagli sbarazza cantine, ha innescato negli anni dell’avvento della differenziata, quel fenomeno dei roghi atti allo svuotamento della vasca stessa, realizzati per altro, con precisione chirurgica: in ogni foto o filmato si noterà che il vento soffia sempre dalla parte opposta rispetto alle case. Fenomeno che già nel 2023 noi documentavamo da una anno.

Nell’ulteriore tentativo di arginare il problema, in questi terreni che ospitano controvoglia un inceneritore abusivo, l’opera di sensibilizzazione, portata avanti dalla polizia municipale di Bagheria, collaborata dall’amministrazione comunale e dai cittadini del comitato spontaneo conto i roghi, che operano a stretto contatto con l’Osservatorio Permanente per i Disastri Ambientali, ha convinto il nuovo unico proprietario a recintare prontamente la zona.

Attendiamo di verificare la reazione di chi ha utilizzato quell’area per risolvere un approccio al conferimento reso complicato ci dicono, anche per una certa resistenza a trovare temporanei compromessi con chi gestisce il servizio di raccolta in città. L’AMB sta inoltre tardando anche nell’istituzione di quel servizio in area mercatale che andrebbe ad arginare i fenomeni di illegalità legati al conferimento degli ingombranti.
Non possiamo che apprezzare l’impegno, soprattutto di quegli agenti visti intervenire in prima persona, nella speranza che il fenomeno continui ad essere indagato a 360°, poiché per tutto quanto da noi stessi evidenziato, la questione dei roghi a Bagheria, si presenta con diversi profili di illegalità che vanno risolti una volta e per tutte, senza lasciarli sedimentare, come si è fatto, e si sta facendo, con altre realtà di cui si continua a negare l’esistenza o minimizzarne gli effetti, lasciando spesso sole le forze deputate, tra cui proprio la polizia locale, che in primis, avrebbe bisogno di molte altre unità.

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.