Ven. Set 20th, 2024

“Nessun rispetto per l’essere comunità” nemmeno di fronte ai lutti. E non è la prima volta.

Le approvazioni in consiglio comunale passano da escamotage che fanno rabbrividire. La seduta di consiglio comunale odierna ha evidenziato lo spessore politico delle parti in causa. L’oggetto del contendere è una variazione di bilancio che sarà approvata mentre scriviamo, coi numeri della finta maggioranza, sufficienti in seconda convocazione per aprire seduta e ottenere voto senza alcun contraddittorio.
L’opposizione aveva chiesto un rinvio per consentire ad uno dei consiglieri del neonato gruppo Democrazia Cristiana, Sergio Cannizzaro, di far fronte alla prematura ed improvvisa scomparsa del padre. La vicenda ha preso subito la direzione dell’aspra polemica, e i consiglieri di opposizione hanno abbandonato l’aula affidando al consigliere Antonino La Corte la lettura in aula di un documento firmato da tutti.

“La scelta di abbandonare i lavori del Consiglio, nei giorni di ieri e oggi, vuole essere un segno di rispetto nei confronti del collega consigliere Sergio Cannizzaro, colpito dalla scomparsa del caro padre – ha incalzato La Corte – a Sergio e a tutta la sua famiglia rivolgo, anche a nome dei colleghi di minoranza, le più ampie vicinanze, solidarietà e commosse condoglianze per questa grave perdita”.
“Per questo motivo già da ieri avevamo chiesto verbalmente, per consentire un paio di giorni di lutto al Consigliere, di aggiornare i lavori di questo consiglio comunale per un così grave dolore che aveva colpito, inaspettatamente, tutta la famiglia del nostro collega Cannizzaro che pertanto era impossibilitato a partecipare alla seduta”.
“Purtroppo l’incomprensibile decisione, del Presidente del Consiglio Michele Sciortino, di continuare comunque i lavori d’aula – conclude l’esponente forzista – ci ha lasciato e ci lascia, esterrefatti e mortifica soprattutto l’immagine del nostro Comune quale istituzione vicina ai bagheresi e ai loro rappresentanti, non lasciandoci altra alternativa se non quella di abbandonare l’aula in segno di rispetto verso il lutto del collega Cannizzaro, della collega Insinga per la dipartita della suocera e di protesta nei confronti di un Presidente del Consiglio Comunale di Bagheria privo di autorevolezza istituzionale, lontano dal Noi inteso come comunità, pensando forse di essere indipendente da tutto e da tutti, incapace di comprendere quel senso di comunità, di condivisione e di umanità che rappresenta, invece, l’essere di Noi bagheresi.”

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.