Ven. Set 20th, 2024

Le zone di degrado sociale e di emarginazione che a Bagheria beneficeranno di un restyling modello corso Umberto, sono tra le altre il Corso Baldassarre Scaduto e via Libertà. Ma il sindaco vive a Bagheria?

Dopo 4 anni di interventi a singhiozzo e in direzione delle lobby che gravitano intorno a questa amministrazione, questo ultimo anno del sindaco sarà dedicato alla riqualificazione dei quartieri emarginati, vittime del degrado sociale: corso Baldassarre Scaduto, corso Butera e via Libertà note come lo zen di Bagheria (ma da chi?).

Di fronte ad narrazione della realtà piegata ai voleri dell’uomo solo al comando (solo coi sodali), giusto per ricordare quanto accaduto in quelle poche zone oggetto di un intervento ultimato, in questi giorni ricorre il triste anniversario dell’inizio dei lavori in viale Bagnera.

A quel tempo parte della popolazione insorse contro il taglio degli alberi, altri inneggiarono alla ritrovata sicurezza sui marciapiedi trafficatissimi, dove, dati statistici alla mano(?!?!?), cittadini sarebbero finiti in sedia a rotelle, a causa dell’inciampo sulle radici degli alberi cattivi. Frotte di diversamente abili a carico del Comune.
Ma a parte questa mistificazione della realtà, ci furono tre bugie che nessuno ha mai stigmatizzato, sopratutto quell’opposizione politica che oggi si sveglia dopo 4 anni e ancora una volta non agisce, parla e come spesso accade, parla pure a vanvera.

La prima bugia è che: “tutte le carte erano a posto e tutto stava avvenendo in termini di legge”. Il Sindaco di Bagheria Filippo Tripoli in una diretta Facebook sul posto (in cui chi scrive si presentò per un confronto al quale sia sottrasse), lo sosteneva a gran voce. Non era così, non vi erano nemmeno le carte,ma sopratutto il taglio di quegli alberi sottoposto al vincolo paesistico, non era autorizzato dalla sovrintendenza.

La seconda bugia la pronunciò l’allora fedelissimo e sovraesposto assessore Massimo Cirano, che dichiarò a mezzo stampa locale(?) che erano già stati acquistati gli alberi per la compensazione, con una spesa di 18000 euro, pronti per la piantumazione in viale Bagnera (ma intendeva quei nove alberelli nello spartitraffico???? 18000 euro???). Ricordiamo che il regolamento comunale del verde prevede una (folle perché insufficienti) compensazione 1:1 entro l’anno dal taglio (praticamente tra oggi e la settimana prossima).

La terza bugia riguarda l’istituzione di un tavolo tecnico sul verde pubblico, il cui indirizzo è stato invece indicato solo il mese scorso e non allora, seppure al tempo Legambiente ne confermò l’esistenza e dichiarò di farne parte. Ma aveva anche dichiarato di avere visionato tutte le carte del progetto (impossibile perché inesistenti) nel luglio del 2021(????).

Ripercorrere quanto accaduto, potrebbe essere utile per tutti coloro che hanno memoria corta e pensano di potersi fidare della rassicurazioni del #filippotaglialegna, la cui visione urbana è per altro ben espressa dai cenotafi di corso Umberto e dagli splendidi pali delle luce di via Palagonia.

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.