Ven. Set 20th, 2024

Alla luce dell’ennesimo episodio accaduto ieri, in una lettera aperta, gli esercenti denunciano di essere continuo bersaglio dei politici bagheresi.

“Non bisogna uccidere materialmente qualcuno per togliergli la vita basta essere i mandanti, anzi, tante volte mandanti.
La storia gloriosa di Corso Umberto un tempo vera agora’ e cuore pulsante di Bagheria dall’amministrazione Sciortino in poi e senza soluzione di continuità è stata progressivamente distrutta nel nome di interessi privati e pseudo interessi pubblici da una classe politica senza visione”.
Comincia così la nota diffusa il giorno dopo l’insopportabile evento dell’aggressione del Tenente dei vigili urbani, Salvatore Pilato, evento che rappresenta in negativo, la ciliegina sulla torta di in degrado sempre più palpabile sul corso.

“Sarebbe stato molto più rispondente alle esigenze di crescita e di vivibilità della città, riqualificare e chiudere al traffico veicolare tutta l’area a valle di corso Umberto e corso Butera e a monte di via Quattrociocchi inclusa Piazza Indipendenza, e valorizzarne i piani terra per attività commerciali, ristorative, ed i piani superiori per l’accoglienza alberghiera, lasciando a servizio della stessa i due assi viari su cui è stata fondata Bagheria: u strati i e u startuneddu e via Quattrociocchi, realizzando almeno due grandi parcheggi in prossimità di questa vasta area pedonale, uno in via Libertà e l’altro davanti alla Trattoria Don Ciccio in via del Cavaliere per intenderci”.
Una visione interessante da discutere tra gli attori commerciali della città, troppo spesso in balia delle scelte autarchiche dell’uomo solo al comando.
“Corso Umberto, fatto rivivere da Giuseppe Tornatore in Baaria, per restituirne l’immagine ai più giovani, ha subito, dal 2009 in poi, un progressivo processo di rimozione della memoria – prosegue la lettera aperta – che ha pian piano allontanato i bagheresi tutti, barioti ed immigrati dal passare per u stratuneddu, modificando abitudini e tradizioni.”
“Prima i lavori di riqualificazione deliberati dalla giunta Fricano rivelatisi poi monchi dei parcheggi e che, in accordo con i commercianti, prevedevano la riapertura al traffico veicolare, poi disattesa dal Sindaco Sciortino – conclude lo scritto affidato alla stampa – ma anche un primo tentativo di ascolto dei commercianti con la riapertura al traffico veicolare in ore antimeridiane dal lunedì al venerdì, voluta dalla giunta Cinque.
In ultimo uno dei due assi viari su cui nasce Bagheria indispensabile via di collegamento cittadina, riempito da panchine e fioriere che potevano benissimo essere collocate sugli ampi marciapiedi, lasciando la possibilità di parcheggiare per 15/30 minuti, ed infine l’abbandono nelle mani di balordi come dimostrano i recenti fatti di cronaca con l’aggressione ad un Vigile Urbano. Questi eventi allontaneranno ancora di più i bagheresi da Corso Umberto ormai lontanissimo dalla sua gloriosa storia”.

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.