Nonostante i proclami di questi giorni, la verità sarebbe un’altra. Al momento si cercano ancora locali e il vecchio palazzetto di Porticello (che non è Bagheria ma il Giornale di Sicilia non lo sa) è solo un ripiego.

Il distretto 39 dell’ASP, ha illustrato ieri in una conferenza stampa, come saranno impegnati i fondi del PNNR nelle strutture previste a Bagheria e Santa Flavia. Ma non è tutto oro quello che luccica.
Da un documento di cui siamo entrati in possesso e che potete consultare qui

risulta evidente che nonostante i proclami, ci sia una difficoltà nel reperire i locali proprio per l’espletamento di quei servizi che andrebbero colmati con le Case di Comunità. Ma queste piuttosto stanno subendo notevoli ritardi, proprio per la lentezza di quei Comuni così opportunamente protagonisti sopratutto in clima elettorale.
Tralasciando la vicenda della Casa della Salute a Bagheria che si sta realizzando con un antico finanziamento ministeriale, la storia della collaborazione con il Comune è quanto meno controversa.

Un ritardo importante sulle crono tappe per la realizzazione della Casa di Comunità a palazzo Busetta, che solo nel 2023 ha visto due momenti commemorativi importanti, fortemente sminuiti dalla strumentalizzazione fattane dalla politica locale che per altro non ha ancora liberato gli uffici come doveva fare entro giugno 2023.

Questo con il tacito assenso dell’ASP che per avere i fondi PNNR immaginiamo abbia invece dichiarato di averne già la piena disponibilità come previsto dal bando. Ma questi ritardi non mettono a rischio le erogazioni dell’intervento europeo? E se si andasse incontro ad un definaziamento come si sta rischiando a livello nazionale propio sul tema sanità?
È temendo questo che si stanno cercando locali per i servizi che dovrebbero essere erogati nelle future strutture? Quanto lontane nel tempo saranno? E se sono tanto lontane nel tempo perché questi incontri e conferenze stampa sono così importanti adesso a Bagheria? Davvero l’Asp si presta alla campagna elettorale?

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