Mar. Nov 26th, 2024

Video intervista a Salvo Ventimiglia, fratello della donna scomparsa a Bagheria otto anni fa e di cui ancora oggi si sono perse le tracce nel silenzio generale.

La giornata internazionale contro la violenza sulle donne, si infrange contro i sorrisi fuori luogo nei book fotografici in cui tutto si trasforma in passerella politica a Bagheria. Dispiace che quei sorrisi siano poi stampati anche sui volti delle nostre autorità femminili che pure si prestano.
Non abbiamo soluzioni per una tematica dai mille risvolti ma non abbiamo nemmeno la pretesa di raccontare di un impegno che si eviscera solo il 25 novembre, e con iniziative che restano veramente e tristemente al limite del ridicolo, se non fosse tutto veramente tragico.
Alcune di queste sembrano addirittura le notizie satiriche della pagina Inciviltà e Degrado a Bagheria.

Abbiamo pensato che tra le tante iniziative, le testimonianze dirette hanno sempre un altro peso, e abbiamo deciso di riproporre un’intervista rilasciataci l’8 marzo scorso, quando, anacronisticamente festeggiavamo la donna, raccontandovi di una vittima.
Salvo Ventimiglia è il fratello di Giusy scomparsa da Bagheria il 13 novembre del 2016. Un donna vittima di varie forme di violenza. La violenza di chi l’ha sottratta alla sua famiglia e al suo mondo e non l’ha mai restituita, la violenza di chi l’ha costretta in quel mondo, ma anche quella forma di violenza che è l’indifferenza sociale di chi in quel mondo l’ha lasciata, senza dare mai una mano di aiuto e adesso dopo 8 anni continua volerne cancellare la memoria. Tutte le manifestazioni, le passerelle politiche si infrangono nel niente che molte comunità fanno per tantissime donne ai margini.

L’indifferenza sociale di una comunità nei confronti di certi fenomeni di disagio, anche di disagio familiare, è tra le concause di tutti quegli episodi di violenza di genere di cui sono vittime alcune donne. Quanti vicini non hanno VOLUTO sentire, quanti amici non hanno VOLUTO vedere e quante autorità, ognuno secondo le proprie competenze, non hanno VOLUTO intervenire.

Ancora oggi l’unica cosa che fa ridere (in senso negativo), è l’assenza di politiche sociali, di attenzione ai disagi, di interventi veri e fattivi, di cura della comunità che è fatto da tanti cittadini con esigenze e problematiche diverse.

Resta sempre aggiornato con noi. Scegli tu come: clicca sull’icona e seguici.

Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.