Mar. Dic 3rd, 2024

La nuova ordinanza di chiusura viene accolta come l’ennesima scelta senza confronto.

La pedonalizzazione seppur solo per alcune ore, del corso storico di Bagheria, genera ancora una volta posizioni controverse.
Non è però una cosa che può continuare ad essere presa sottogamba, né soffrire della schizofrenica ricerca di consensi o di tentativi di tacitare dissensi.
Corso Umberto deve però sdoganarsi dall’idea un po’ miope che le sue sorti economiche dipendano dall’apertura o meno del traffico veicolare.
Per quanto infrastrutture e servizi possano essere dirimenti per il futuro di alcune zone dove insistono attività commerciali, adeguarsi al trend generale significa aprirsi a nuove soluzioni.
La decisione di chiudere il corso dalle 16:00 alle 20:30 dal lunedì al venerdì e dalle 08:00 alle 21:00 il sabato e la domenica, in ogni caso non lascia contenti in commerciati dell’associazione Umberto Gallery che hanno diffuso una nota.

Ancora una volta con stupore non viene considerato il nostro ruolo di commercianti ed operatori del settore, non vengono accettate le nostre richieste e si procede senza ascoltare il nostro parere. Abbiamo suggerito alcune soluzioni da tempo, come, ad esempio, il ripristino delle strisce blu, in attesa dei famosi mezzi di trasporto urbano con relativi parcheggi.

Non viene tenuto in considerazione che l’orario della riapertura alle 20:30 penalizza le attività del settore alimentare che ci sono nel corso. Ma ogni nostro messaggio o richiesta di interlocuzione cade nel vuoto. La voce dei commercianti non è quella di un unico interlocutore. La nuova chiusura ci induce a chiedere con forza, un controllo molto capillare della zona per non rivedere le baby gang impossessarsi degli spazi delle famiglie tra gare di monopattini, bici elettriche, lancio di bombe carta e chi più ne ha più ne metta.

Sarà interessante capire cosa ci si inventerà nel periodo natalizio, quando tutta la città si aspetta il giusto clima che dia lustro e significato alla feste della tradizione per eccellenza.

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.