Gio. Nov 21st, 2024

Mentre continuano le chiacchiere inutili di chi non vuole agire e chiedere soccorso per una emergenza che è evidente a tutti, la città soccombe.

Oggi a Bagheria si è concentrato un attacco in zone che sono emblematiche, e la cui scelta secondo noi non è casuale.
Via Dante intorno alle 13:10 esplode una bomba carta nella zona dove sostano normalmente gli studenti dei licei. Testimoni riferiscono di un giovane con uno scoooter elettrico scuro ed uno zaino leopardato che si sarebbe allontanato furtivamente in direzione della piscina dileguandosi nelle campagne che spuntano in via Orazio Costantino.

Fonte Giornale di Sicilia

Un’altra bomba carta sarebbe stata fatta esplodere intorno alle 13:00 all’IPS Salvo D’Acquisto e ancora nel pomeriggio nella zona di corso Umberto. Chi era presente racconta di momenti di panico tra la gente, a causa di boati veramente violenti. E il tam tam sui social ha fatto sì che venissero fuori tanti altri episodi simili nei giorni scorsi.

Il quadro di insicurezza che si vive a Bagheria, è sottolineato dal Comitato dei Residenti di via Capitano Luigi Giorgi nella zona in cui insiste il Presidio di Emergenza Territoriale, il PTE, con un appello sui social.

Intorno alle 2:20 di questa notte tra venerdì 25 e sabato 26 ottobre, si è verificato un alterco tra un gruppo di giovani e uno o più adulti in prossimità del Punto Territoriale di Emergenza, il PTE. Stiamo verificando se si tratta di un ennesima aggressione ai danni del personale sanitario, o vicenda legata alla presenza notturna particolarmente rumorosa che attratta da un certo esercizio ogni tanto ritorna nel tentativo di imporsi. Chiediamo a tutti coloro che possono raccontare, di fornire anche anonimamente e in privato, la loro testimonianza. Ricordiamo che è nostra intenzione mostrare nei portici che sono proprietà condominiale usata per il consumo e la vendita di prodotti vari, le foto con le testimonianza di quanto accade. Chi si avvicina a quei portici (dove è segnalata la presenza di telecamere), sappia che il rispetto della privacy sarà commisurato, al rispetto che si porta al vicinato che vi ospita. Vale anche per gli alunni del Centro Studi Aurora coi comportamenti poco virtuosi che adottano.

Questa mattina proprio in quella zona, una vettura è stata oggetto di atto vandalico. Due pneumatici forati con un oggetto appuntito, presumibilmente un cacciavite.

Abbiamo diversi elementi, per ritenere che si tratti di una ritorsione legata proprio a quanto accaduto la notte di venerdì scorso anche se, come spesso accade a Bagheria, il silenzio e l’omertà la fanno da padrona oltre ad una certa indifferenza ed eccessiva tolleranza.
Ci risulta sia stata presentata denuncia alle autorità.

Quattro poliziotti del commissariato di Bagheria hanno subito un aggressione che li ha costretti a ricorrere alle cure del PTE.

Un giovane sarebbe stato ammanettato e immobilizzato dopo avere pesantemente preso in giro le forze dell’ordine intervenute per un incidente stradale in via Libertà. L’ulteriore intervento del padre che avrebbe iniziato l’aggressione e di altri familiari al commissariato, completa il quadro generale di un territorio difficile denunciato dal sindacato di Polizia.
Se in 5 anni si è assistito ad una escalation di episodi di questa natura, così come in molte zone di Italia, bisogna pur sottolineare che l’atteggiamento delle istituzioni ed in qualche modo anche delle forze dell’ordine è stato fortemente negazionista come nella vicenda dei roghi di rifiuti, tranne poi essere costretti al mea culpa.

Foto di repertorio

Le baggianate messe in atto da chi amministra queste strade, risultano veramente inefficaci e viene anche il dubbio che vogliano proprio restare inefficaci, perché tutto questo distrae ed evidentemente va molto bene così.

Quando una ragazza di 15 anni ti dice:

alcuni di noi restano a casa perché c’è “lo schifo” per strada e io ed i miei amici le prenderemmo perché siamo troppo educati ed indifesi, organizziamo o a casa oppure con i genitori a distanza.

diventa evidente che le prime vittime sono proprio i giovani, ma tutti, carnefici inclusi.
Continuare a leggere di iniziative autocelebrative con intenti di propaganda politica che certificano un disinteresse totale per le strade di questo territorio è particolarmente triste e disarmante.

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.