Mar. Ott 22nd, 2024

L’accoltellamento davanti a scuola e la rissa sfiorata stanotte fanno scattare ancora l’allarme sicurezza in città, problematica sulla quale si preferisce nascondere e tacere.

Partiamo dalla fine, nel video seguente, solo l’epilogo di escandescenze giovanili che sono arrivate ad un secondo dalla rissa, intorno alla mezzanotte, in una solita zona in cui dopo il periodo elettorale è tornata una certa anarchia inevitabilmente legata ad una di quelle attività che ha bisogno di una guida all’essere virtuosi, magari dopo una convocazione ad uno di quei tavoli di confronto dove i cittadini trovano spazio con difficoltà.

La vicenda più grave avviene all’Istituto Superiore D’Acquisto a Bagheria. Una colluttazione che finisce con un minore ferito, forse per essere stato a sua volta carnefice, di un compagno di scuola problematico.
Non è importante chiarire i contorni di nessuna della vicende esposte.
È importante invece ancora una volta sottolineare l’indifferenza delle autorità preposte ad arginare questi fenomeni. La Scuola in cui è successo il duello rusticano, la strada teatro di eventi sempre più frequenti, non sufficientemente attenzionata, le famiglie che non insorgono per chiedere sicurezza in tutti i contesti, i servizi sociali che giocano a garantire tutt’altra cosa che gli interventi di recupero del gap sociale, un quadro desolante, in cui basterebbe soltanto cominciare ad agire.

E sopratutto bisogna cominciare ad ammettere il problema.
La vicenda della sicurezza disattesa e del disagio sociale (soprattutto giovanile) va spesso a braccetto con quella del degrado di certe zone, che si manifestano ormai indifferentemente in tutta la città. Perché si deve arrivare per forza ad i mea culpa, quando i cittadini propongono suggerimenti e hanno la voglia di dare una mano?
Infine è impossibile capire perché il mainstream dell’informazione bagherese continui ad ignorare questi eventi. A cosa serve? Non si fa forse del male a tutta la comunità, partecipando alla grande bugia sull’impegno che si sta mettendo nell’affrontare l’emergenza? Ma certe domande non vengono davvero in mente a nessuno?

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.