Mar. Ott 22nd, 2024

Il comandante Maurizio Parisi, in scadenza di contratto non sarà riconfermato. A gennaio il passaggio di consegne alla guida della polizia municipale.

In un governo locale dal forte sapore di continuità (anche troppo), un cambio al vertice così importante non smetterà di fare discutere.
Non sappiamo in che modo si debba interpretare il contesto nel quale potrebbe essere maturata anche l’altra esautorazione, quella del dirigente Calogero Miserendino. La figura, del settimo dirigente, fu fortemente voluta, si disse, per la formazione di un team di eccellenze a coadiuvare la guida politica dell’Ente e poi posteggiata dopo il periodo di prova e dopo le elezioni (magari invece fu solo per evitare che il dirigente facesse ricorso per il concorso perso alla valutazione orale quella più “soggettiva”?).
Il comandante Maurizio Parisi, sarà sostituito con lo scorrimento della graduatoria del concorso più recente, quello di Termini Imerese, e dovrebbe succedergli il comandante della stazione di polizia municipale di Ramacca (un centro di 10000 abitanti), un impiegato di livello D1 che vanterebbe un’esperienza di soli tre anni nel ruolo.
Si è assistito in queste settimane ad una serie di rimodulazioni delle competenze all’interno dell’apparato dirigenziale di questa amministrazione, probabilmente tutte in funzione di queste novità.

Una ricostruzione molto plausibile potrebbe essere quella che riguarda alcuni temi scottanti gestiti dal comandante Parisi, che ha lavorato a stretto contatto con il fenomeno del randagismo e gli abbandoni dei rifiuti (spesso legato ai roghi denunciati in questi anni dai cittadini). Problematiche gestite dall’assessore Giuseppe Tripoli, che pochissimo si è esposto in questi mesi, anche negli incontri che ci sono stati coi cittadini.
Quello del canile municipale e dei futuri tentavi di affidamento a dispetto di alcuni requisiti, e delle promesse fatte dall’assessore a certe associazioni che lo hanno sostenuto durante le elezioni, magari aspettandosi proprio quest’assegnazione, o ancora, quella certa indifferenza sui roghi, che spesso si è imputata alle forze di polizia locale e magari invece parte da più in alto, potrebbero essere i motivi del mancato rinnovo dell’incarico.
Lungi da noi santificare nessuno, ma spesso l’essere stati lontani dai social per indole schiva e impegno profuso in altre cose, potrebbe avere offuscato il lavoro fatto dall’insediamento, nel primo gennaio del 2022 ad oggi, a dispetto invece di chi proclama un operato spesso inutile o peggio ancora, palesemente clientelare, come fatto ad Aspra, in cui la sostituzione della lampadina dell’illuminazione pubblica diventò, favore personale e motivo di eterna gratitudine.
In una città in cui un membro della comunità non può richiedere ad un organo superiore, di verificare la bontà di alcune scelte dell’amministrazione, perché altrimenti viene tacciato di essere persecutorio, o peggio intimidatorio, in cui quindi, l’appello alla legalità viene vissuto con fastidio, anche il mancato rinnovo di una carica, quale quella del comandate dei vigili urbani, può assumere significati sui quali non sarebbe sbagliato fare chiarezza.

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.