Gio. Dic 26th, 2024

Continua in alcuni incontri segreti, il tira e molla tra gli esercenti dell’asse viario e l’amministrazione. Perso il primo impatto da campagna elettorale si cerca di salvare il salvabile.

Chi ha investito tempo e risorse sul proprio esercizio che sia storico o di recente apertura, difficilmente consentirà a questa amministrazione di giocare con le proprie vite, alla spasmodica ricerca di consensi. Perché di questo si tratta.

Il progetto di riqualificazione di via Libertà a Bagheria, per come presentato nelle scorse settimane, si affaccia proprio su questo scenario, colpendo anche, commercianti di corso Butera nelle adiacenze.

Completamente avulso da un’ottica precisa, staccato da qualunque contesto ma anche dalla realtà, imposto dall’alto senza confronto e non si capisce neanche bene se finanziato o da finanziare o da presentare ecc ecc ecc.

Nato probabilmente dalla esigenza di recuperare l’immagine catastrofica venuta fuori dalla sfilata di carnevale, in cui si è anche assistito ad un vergognoso scarica barile, oggi ha fallito il presupposto dell’operazione di facciata, rischiando di creare piuttosto un ulteriore motivo di malcontento, con la paura di assistere alla scelte illogiche in corso Umberto, dove alle panchine si sono preferiti i cenotafi e alla fioriere dei pali fallici.


Su via Libertà si è data via ad una contrattazione degna di una bancarella da mercatino: la pista ciclabile no ma i dissuasori si, per esempio, perdendo di vista che la riqualificazione della zona, deve avere una logica in un contesto preciso e rispondere ad esigenze.

Quelle degli esercenti nello specifico riguarderebbero decoro e parcheggi. Cose sulle quali se si vuole dare un messaggio, si può cominciare ad ottenere risultati con pochi piccoli interventi IMMEDIATI.

La via Libertà è al momento, uno degli assi viari di Bagheria dove intervenendo con poco, lo recuperi subito, ma in silenzio e senza quei clamori essenziali purtroppo ai fini elettorali.

Il tentativo poi, di fare passare questi incontri nell’omertà, si infrange contro la volontà dei cittadini di non accettare supinamente le scelte di un’amministrazione ancora una volta sorda alle istanze del territorio, riconoscendo in altre realtà, capacità di risposta e di attenzione disinteressata, spontanea e per questo più affidabile.


bravofilippocomplimenti #bagherianonecomunepertutti


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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.