Gio. Nov 21st, 2024

Si aprono le danze del fine settimana. I controlli non sono mai abbastanza e tempo se ne perde parecchio. Dove sono le soluzioni che erano state promesse?

L’emergenza sicurezza in città non è finita con il risultato plebiscitario del voto. Al massimo, con quello, è finito il diritto di lamentarsi di molti bagheresi, per cui l’esercizio importantissimo per la vita della città, del diritto di voto, passa da cugini, nipoti, generi, nuore, zii e chi “più ne ha più ne metta” , preferiti a persone che potevano fare la differenza (o a chi l’aveva già fatta).

Quanto ottenuto in alcune isolate zone si risolverà presto in un nulla di fatto (e purtroppo se ne hanno i primi sintomi), e si ritornerà ad un liberi tutti, grazie all’esempio che si continua a dare alla città.
Ci sono zone ostaggio della mancata applicazione delle regole minime della legalità. Dove in tutto il resto di Italia si percepisce la difficoltà e si studiano, non senza polemiche, soluzioni, Bagheria, invece, rimane terra di nessuno.
L’assedio da anni è in alcuni conosciuti punti nevralgici della città, piazza Levante e tra queste. Numerose le PEC e gli esposti presentati al Comune affinché si intervenga sui decibel.

La situazione è degenerata poi con l’aumento delle attività che fanno musica, una gara a chi deve attirare più clienti a colpi di bassi sparati sempre più alti.
Come possono essere rilasciate autorizzazioni a fare musica in pieno centro abitato, senza per altro garantire nessun controllo mai? Con quale logica e con quali attenzioni nei confronti dei cittadini che sono nelle loro case?” dice uno dei residenti che ci ha passato la segnalazione.
Tra questi qualcuno suggerisce: “Ma perché non creare una area dove queste attività possano svolgersi nella legalità e nel benessere di tutta la comunità? Questa sarebbe più utile di una qualunque area artigianale“.
Gli amministratori di alcuni condomini più interessati dal fenomeno, si aspettavano quella convocazione di residenti e esercenti per sensibilizzare questi ultimi ad una gestione virtuosa dei propri spazi e mediare interventi per una convivenza pacifica per tutti, proclamata dal sindaco pubblicamente più volte.

E quando cominciano le risse?!?
Spesso passiamo ore alla finestra in attesa che rientrino i nostri figli e le nostre figlie, tra quello che vediamo quando vanno in escandescenze con le birre (e non solo) e quello che sentiamo in giro, stiamo sempre con il patema d’animo”

Dalla costante collaborazione tra amministrazione, che rilascia le licenze e le autorizzazioni a far musica o ad occupare il suolo pubblico (e quindi ha responsabilità diretta) e le forze dell’ordine, i cittadini dopo 5 anni e un mese e mezzo, si aspetterebbero ben altro clima per le strade della città. Tra roghi, malamovida, incuria, fuochi d’artificio non autorizzati ogni santa sera, furti d’auto e ora anche le molestie alle turiste, viene fuori un quadro desolante che peggiora guardando l’albo pretorio del Comune di Bagheria. Nell’ultimo mese solo ed esclusivamente appalti, concessioni edilizie, patrocini onerosi, una sola ordinanza o una determina, o solo magari un punto all’ordine del giorno, su questa emergenza, non c’è mai.

Ci sono 19200 persone a cui Bagheria sta bene così. A questi bisognerebbe chiedere come mai? Perché gli sta tutto bene?

E domani è sabato, tocca il rogo.

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.