La proprietà contesta l’uso del bene per attività imprenditoriale e propaganda politica, da parte della APS omonima, e l’illiceità della cessione dell’uso a terzi non previsto nel contratto.
In data 14 aprile 2024 sono state inviate le comunicazioni di sfratto alla APS Piccolo Parco Urbano, chiedendo l’immediato rilascio dei terreni occupati tramite atto di comodato d’uso gratuito stipulato l’8 marzo 2021 con la fondazione L’Intelligenza Italiana a Servizio dell’Umanità, che ne ha titolo di proprietà ribadita nella sentenza 1815/2022 e che avviato le predette procedure.
Il contratto di comodato d’uso prevedeva infatti “… uso esclusivo (per) attività di diffusione della cultura e dei valori della aggregazione sociale ed affini, compatibili con lo statuto sociale dell’Associazione Piccolo Parco Urbano e le norme di legge, con impegno a non destinare il bene a scopi differenti“.
La proprietà, secondo quanto riferitoci, avrebbe individuato una condotta non chiara nella collaborazione preferenziale tra la GoMad concerti Srls con sede in via Papa Giovanni XXIII, 116 (in alcune visure, spunta forse un vecchio indirizzo in via Massimo D’Azeglio) con P.I. 06774490822, che svolge attività imprenditoriale nell’organizzazione di eventi, ma anche con la quasi omonima Associazione Culturale Gomad Concerti sita in via Papa Giovanni XXIII, 116 con P.I. 06885650827, che invece per gli stessi concerti organizzati dalla Srls, otterrebbe patrocini ed elargizioni economiche dal comune (ma si può fare questa cosa?).
Altra contestazione che la Fondazione proprietaria muove nei confronti dell’associazione Piccolo Parco Urbano è la cessione degli spazi per uso di propaganda politica, in ogni campagna elettorale, pre e dopo, violando il vincolo della promozione culturale.
L’associazione Piccolo Parco Urbano, con il suo vice presidente, è tra i membri fondatori di quella sorta di consorzio denominato Bagheria Experience, di cui ieri, per intervento della guardia di finanza, un altro membro, è stato accusato di bancarotta fraudolenta e ricettazione (la vicenda la potete ricostruire qui).
Ci risulta che la fondazione proprietaria dei luoghi ha diffidato il Comune di Bagheria nella concessione di qualsivoglia beneficio a favore di soggetti terzi non titolati che sarebbero così accreditati da un mancato controllo dell’Ente locale, ad una occupazione abusiva, sopratutto quei provvedimenti emanati con il pretesto dell’urgenza.
Allo stesso modo è stata informata la GoMad concerti Srls (il cui presidente è anche il vicepresidente del Piccolo Parco Urbano a meno di ultime opportune variazioni), per evitare che il procedimento di sfratto possa danneggiare la stagione concertistica (???).
Sulle elargizioni di patrocini onerosi nei conforti della GoMad ci eravamo occupati in tante altre circostanze, ma ci era sfuggito il particolare preciso della quasi omonimia dei due soggetti, che non chiarisce affatto i momenti in cui questi patrocini hanno motivo di essere.
Ovviamente come sempre, siamo in possesso di tutta la documentazione a supporto di quanto riportato.
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