I lavori sull’asse viario piuttosto che mettere d’accordo tutti, hanno evidenziato una ulteriore criticità di questa città. L’amministrazione vive di scelte propagandistiche che favoriscono sempre gli amici.
Il progetto presentato dal Sindaco Filippo Tripoli, per la riqualificazione di via Libertà, pare abbia due difetti di fondo: il primo è che non ha copertura finanziaria e non si capisce dove lo si inserirebbe e a che titolo, tra i vari progetti delle missioni del PNRR che hanno ricevuto copertura. Il secondo difetto, è che non tutti i commercianti lo vedono di buon occhio.
Stamattina una ennesima delegazione si è incontrata per verificare se era possibile formare un fronte unico, ed ottenere alcune delucidazioni e soprattutto alcune rassicurazioni.
Dalla riunione è venuto fuori che il buon primo cittadino ha tentato di portare dalla sua parte alcuni esercenti (sempre che non li abbia addirittura interpellati prima studiando con loro l’intervento di recupero) bypassando le esigenze comuni. All’incontro di oggi sentire dire: “la mia clientela può ben permettersi di pagare un euro di sosta” la dice lunga sull’atteggiamento nei confronti della gente comune (pare che i parcheggi saranno contingentati e a pagamento).
Molti altri invece, temono ricadute negative anche a fronte di recenti investimenti che tarderebbero a rientrare se la riqualificazione finisse come in altre zone.
Perché se guardassimo con onestà intellettuale l’operato di questa amministrazione a tutela degli spazi urbani, non che i risultati siano poi così incoraggianti. Zone cementificate, una visione monocromatica (purtroppo grigia e non verde), lavori senza un senso logico e a discapito della fruibilità della zona (vedi paletti di corso Umberto).
La via Libertà e la sua rigenerazione, secondo alcuni operatori, non avrebbe bisogno di diventare, come sembra previsto, un’oasi nel deserto, modernissima ma scollegata dal resto della città. Sarebbe bastata, in questi tre anni e mezzo, normale manutenzione e qualche intervento anche nel senso del traffico, risolvendo l’ingresso del plesso scolastico Bagnera (esempio perfetto di come a Bagheria l’esecuzione di lavori pubblici deve fare paura: consegna in ritardo dal 5 settembre scorso e non si vede luce), e l’annoso problema dell’incrocio con via Città di Palermo, dove però viene evidenziata l’altra criticità di questa amministrazione, la difficoltà di garantire la legalità: traffico perennemente in tilt per la presenza di una attività che, tra occupazione abusiva di suolo pubblico e parcheggio selvaggio dei clienti, congestiona l’unica bretella mare/monti percorribile.
Chiediamoci perché, piuttosto, dopo tutto questo tempo di abbandono, sia diventata prioritaria solo dopo le nostre denunce con immagini inequivocabili di bambini in sfilata per il carnevale, tra le deiezioni dei cani e i rifiuti nelle aiuole incolte.
Non ci stupisce allora come a margine di tutto ciò ci giunge notizia di inviti a non interfacciarsi con le associazioni di cittadini come ReteCivica, o alle nostre pagine, pena l’esito negativo delle interlocuzioni, con un atteggiamento che non è moto lontano dall’intimidazione, preoccupante.
Effettivamente dovremmo forse preoccuparci, considerato tutto quello che abbiamo denunciato con documenti alla mano, e il niente che le autorità stanno facendo, oppure e solo una questione di tempo?!?
#bravofilippocomplimenti #bagherianonecomunepertutti
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