Frenata con testa coda per il Sindaco Filippo Tripoli sulla riqualificazione di via Libertà. In un incontro con il coordinamento cittadino ReteCivica gli esercenti hanno espresso diverse remore. Gravi episodi di delinquenza.
Il coordinamento cittadino ReteCivica ha raccolto, in un primo incontro informale con una loro delegazione, le preoccupazioni dei commercianti ed esercenti della via Libertà a Bagheria ai quali il Comune ha illustrato nei giorni scorsi un progetto di riqualificazione che potrebbe partire a luglio a valere su una missione del PNRR.
Gli operatori che insistono sulla via, lamentano la poca chiarezza su tutta l’operazione.
“Il politichese, parlato dal sindaco non ha consentito di interpretare chiaramente alcuni passaggi cruciali”
ReteCivica coi i suoi portavoce si era presentata al fianco dei commercianti ma ne era stato impedito l’accesso all’incontro, confermando ancora una volta la volontà dell’ente di sfuggire al confronto coi cittadini se non è unilaterale, e nello specifico con quelli di questo coordinamento cittadino. Il tema del degrado, e della sicurezza del territorio è evidentemente uno dei talloni d’Achille di questa amministrazione.
Lunedì prossimo i commercianti e i rappresentanti di ReteCivica, si sarebbero dovuti incontrare, per stilare una lista di temi che andrebbero chiariti prima di intraprendere i lavori. Ma con una classica operazione di rottura del fronte, il primo cittadino, ha fatto sapere che si riserva nei prossimi 15 giorni di incontrare gli stakeholder, senza indicare al momento quali alternative possono essere messe in atto, su un progetto di cui, alcuni particolari, sembrano segreti di stato. Nel frattempo però si poteva già intervenire, a detta di molti degli operatori, in tutta un’altra serie di attenzioni su una via che tutto sommato non avrebbe bisogno di grandi sconvolgimenti, come quelli previsti.
Ma il tema della sicurezza torna alla ribalta con due episodi proprio sull’asse viario cittadino. Apprendiamo per ammissione della stessa amministrazione che le telecamere funzionanti su tutto il territorio bagherese sono colpevolmente solo 14 e quindi, tutto quanto detto fino oggi sulla sicurezza, da parte di questa amministrazione, sarebbe una menzogna alla cittadinanza.
Si sarebbe verificata una rapina a mano armata e un furto ai danni di un fornitore di un esercizio, che si era allontanato per una consegna e avrebbe trovato parte della merce restante, asportata da ignoti, in pieno giorno.
Quello che fa veramente paura è la distanza di questa amministrazione dalle vere necessità del territorio (come non citare la vicenda delle pire in cui non ci si è mossi in maniera incisiva, con un lassismo sospetto rispetto invece alla solerzia con cui certi operatori volevano intervenire). Distanza sempre più incolmabile e caratterizzata dalla voglia di garantire certi contorni (per esserne poi garantiti al momento giusto) a volte anche con vere e proprie fakenews diffuse ad arte per ottenere le grazie di frange della popolazione sensibile a quella tematica piuttosto che ad altre.
Imperativo a Bagheria:
andate a vedere le cose, chiedetene contezza, fatevi mostrare foto o atti, non ci sono depositari delle verità assolute, soprattutto nei palazzi.
#bravofilippocomplimenti #bagherianonecomunepertutti
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