Nonostante i meravigliosi videoclip, l’ultimo dei quali di una mancanza di buongusto e sensibilità raccapriccianti, la città è sempre più invivibile, nuovi scavi ed inspiegabili errori progettuali come la sparizione delle banchine di sfogo, mettono a rischio la salute mentale di chi ha un minimo di testa pensante.
La campagna elettorale è in pieno fermento, ma il video di propaganda tra le tombe e una novità da Guinness dei Primati, una perla rara, una chicca, una roba da fare saltare i cittadini sulle sedie.
Ma in fondo c’è di peggio a Bagheria, i cui cittadini al momento saltano più sui… sedili!
Come se non bastasse ecco il guizzo di genialità: autorizzare alcuni scavi dell’Enel per tutto l’asse viale Bagnera – via Città di Palermo per il potenziamento di una cabina (c’entrano nulla i disservizi all’illuminazione pubblica che persistono nella zona?). Così parafrasare il b-movie anni ’90 divenuto un cult dell’evasione degli asfissianti luoghi cittadini, calza a pennello per la nostra Bagheria.
Ma non è solo la presenza dei cantieri a rendere il cittadino prossimo alla fuga ma anche il loro risultato.
In via Città di Palermo alta, appena riasfaltata il manto stradale in certi punti è arrivato al livello del marciapiede, immaginiamo per via di una scarificazione grossolana e frettolosa.
Alla prima pioggia importante ci sono pianterreni pronti all’allagamento e con le conseguenze anche per il traffico veicolare.
Mentre dal confronto con la strade limitrofe viene fuori un’altra domanda: ma che fine hanno fatto le cunette di sfogo? Può essere che prima non ce ne fossero in via Città di Palermo? Qualcuno ha immagini precedenti che ci possiamo togliere il dubbio?
Però il problema di Bagheria è imparare a camminare a piedi, usare biciclette e monopattini (magari sui marciapiedi di corso Umberto) mezzi alternativi come è alternativa la visione urbana di chi ci amministra(va). Visione urbana?!? Ma cosa è? Si mangia?
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