La natura di evento di propaganda dell’inaugurazione del secondo piano di una struttura museale “bella ma che non balla”, porta delle ovvie conseguenze per le professionalità pensanti.
Nel primo giorno utile dopo la festa, che come abbiamo già detto ha un retrogusto amaro a causa delle riflessioni che potete leggere qui , la consulente del Comune di Bagheria per la Tutela, Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali, la Dottoressa Lisa Sciortino ha rassegnato le sue dimissioni.
La collaborazione, che risale all’ottobre del 2021, a titolo gratuito, era iniziata sotto i migliori auspici, godendo la Sciortino di un Curriculum di tutto rispetto, numerose pubblicazioni alle spalle, ed una fervente ed entusiasmante attività di ricerca, di cui spesso abbiamo riportato notizia e che potete ricostruire in minima parte qui e qui
Ma i feudi della cultura a Bagheria, o quanto meno certi feudi, non sono per tutti e non sono per chi ha una testa pensante. Capita così come scritto nella lettera di dimissioni pubblicata sui social dell’interessata, che certe ultime vicende legate alla donazione di due collezioni esposte nel neonato allestimento del secondo piano del museo Guttuso, abbiano fatto traboccare il vaso.
Secondo quanto affermato nella lettera di dimissioni, la Sciortino avrebbe curato …la proposta di donazione ….di alcune opere …per incrementare i manufatti in esposizione presso la Pinacoteca comunale … e le consulenze e gli esperti coinvolti hanno omesso di aggiornare (la Dottoressa Sciortino) circa il prelievo delle opere, la relativa consegna al Museo, l’allestimento presso le sale espositive e la loro presentazione al pubblico avvenuta il 24/02/2024.
In parole povere, esisterebbe un cerchio magico che gira da qualche tempo attorno al museo Guttuso e a villa Cattolica, che ne impedirebbe ogni reale evoluzione e modernizzazione, che sarebbe anche favorito dalle amministrazioni che ne sfrutta i contatti, e infine impedirebbe a qualunque professionalità di esprimersi e togliere loro la scena. Questo tipo di gestione sembra perfetta per garantirsi vicendevolmente.
Una di quelle situazioni in cui questa amministrazione si trova a proprio agio, tanto da evitare come la peste la possibilità di indire un concorso per il ruolo della direzione del museo, che di fatto farebbe sparire in un colpo questa eventuale cappa che blocca il museo. La richiesta di una figura alla Sovrintendenza dei Beni Culturali per superare la necessità di una presenza firmante, si è risolta con una dipendente che sarà presente un paio di giorni alla settimana, come lo sportello AMAP ad Aspra: insufficiente!!!
Queste voci, queste dicerie, trovano parziale conferma in queste dimissioni. Ma sono da sempre sulla bocca di tutti.
Sul museo Guttuso mancando i dati, le presenze, i flussi, tipologie e nazionalità delle utenze, periodo di incremento e decremento delle visite ma anche un sistema di feedback.
Su cosa basare investimenti, campo di intervento, correttivi e iniziative senza basarsi sulla risposta dei visitatori?
Interessanti poi, le considerazioni che fa Ezio Pagano in un editoriale facilmente reperibile in rete.
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