L’iniziativa nata l’anno scorso all’interno di un progetto finanziato dall’Agenzia per la Coesione territoriale, è poi proseguita come PCTO, ha coinvolto gli artisti Claudia Clemente e Filippo Calvaruso.
In queste settimane allo scientifico si sta ultimando un murales interno. Un’iniziativa nata da un progetto per combattere la povertà educativa, Ricomincio con te per essere Comunità, a cui hanno aderito diverse associazioni cittadine.
Avere pensato una serie di fattività rivolte alla fascia di età compresa fra gli 11 e i 17 anni, individuati attraverso la rete associativa, i servizi sociali dei comuni del DSS 39, le parrocchie, gli Istituti scolastici e l’Osservatorio locale contro la dispersione scolastica, può fare la differenza in futuro, sopratutto dando continuità a quanto fin qui elaborato. Tra le strutture coinvolte il Centro Don Milani e l’Associazione Ermione.
Il lavoro intitolato “I libri ci leggono” sarà invece completato in seno all’offerta didattica del liceo come percorso per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO).
La tutor del progetto è la responsabile dell’Associzione Ermione Aps, Lucrezia Caruso che dichiara: “tra il D’Alessandro e la nostra associazione c’è sempre stata una proficua collaborazione. La dirigente, Professoressa Angela Troia, è persona particolarmente sensibile a tematiche e iniziative che vanno nella direzione dell’inclusione sociale.”
“Con un protocollo di intesa che coinvolge anche l’Asp, portiamo avanti – conclude la Caruso – i piani terapeutici individuali. Abbiamo tratto in comodato d’uso una parte di terreno, all’interno del plesso scolastico per il progetto Coltiviamoci nato a supporto delle fragilità giovanili nel nostro territorio.”
La realizzazione del murales vale come attività curricolare dei discenti dell’istituto superiore, ma non cesserà di avere valore aggregativo nella direzione dell’implementazione della socialità piuttosto che recupero alla socialità, come in prima istanza, oltre quello prettamente didattico, e quello precipuamente artistico.
I due esperti esterni del progetto Claudia Clemente e Filippo Calvaruso, ci parlano del soggetto nato da disegni e bozzetti del Ricomincio con Te, dove si trattarono i temi della street-art come espressione di denuncia sociale evolutasi come forma di riqualificazione urbana, non più combattuta ma anzi commissionata da pubblico e privato.
“È un momento didattico e umano bellissimo”, ci dice Claudia Clemente. “ Un gruppo di 15 ragazzi che si alterna in due turni, con il quale, mentre si lavora, si riesce ad instaurare un rapporto di condivisione anche dell’elemento artistico, di cui sono molto voraci, cercando di apprendere il più possibile.”
“l’espressione del murales, la sua genesi e l’impatto sul modo della creatività e del sociale, non smette mai di interessare e coinvolgere i ragazzi”, conclude l’artista bagherese che di questa forma è ormai affermata esponente.
Ci dice Filippo: “un mio professore di Accademia mi disse un giorno, che non c’era nulla di più bello che trasmettere quanto imparato. Quando poi si tratta di arte, è un modo di declinare anche sensibilità, creatività e mondi inesplorati.”
“Oggi – conclude Calvaruso – rivaluto quelle parole nel contattato con la vivacità di questi ragazzi nell’approccio a questo progetto: una vivacità bella, coinvolgente, intelligente che rivela un attitudine specifica nel valutare la differenza tra studiare Arte e provare a fare Arte.”
Attendiamo la fine dei lavori per potere ammirare l’opera e apprezzarne il lato artistico e tutte le altre rilevanti implicazioni.
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