Gio. Nov 21st, 2024

Non è solo il silenzio davanti alla tragedia che può fare la differenza, ma un esame di coscienza che almeno 2 comunità intere devono fare. La colpa al fanatismo religioso regala un alibi alla mancanza di attenzione, alla solitudine sociale in cui releghiamo tutto quello che è alieno all’organismo unicellulare in cui ci vogliono trasformare.

L’arresto dell’ figlia del muratore Giovanni Barreca perché avrebbe partecipato attivamente agli eventi della casa degli orrori di Altavilla Milicia, apre a nuovi scenari.

Miriam, così come il fratello Kevin, anche lui in qualche modo partecipe e consapevole (per quello che si può in questi casi) di questi riti volenti che lo hanno portato alla morte, non sarebbero stati solo vittime o spettatori della strage degna di un film dell’orrore.
Le verità che emergono dalla conferenza stampa sono sempre più terrificanti e non solo per l’efferatezza degli eventi in sé, ma per il contesto di immensa solitudine sociale in cui si sono evidentemente svolti. Adolescenti moderni, connessi con tutto il mondo in tempo reale, preda di qualcuno capace di portarli in una dimensione del vissuto quotidiano fin troppo distorta. Non può trattarsi solo di credulità popolare, ma di una evidente fragilità umana che non è ammissibile sia passata inosservata. Non erano giovani isolati, avevano un vissuto scolastico, erano per alcune ore del giorno, inseriti in un contesto di socialità con coetanei. Forse certe cose sono talmente lontane da risultare inimmaginabili e imprevedibili, ma forse ancora una volta c’è una difficoltà a sentirsi comunità che risponde agli attacchi.
Tutte quelle volte in cui siamo stati sordi ai segnali di una società che crea numeri primi siamo stati complici di una deriva sociale che ha manifestazioni sempre più aggressive. Tutte le istituzioni sono talmente distratte dai massimi sistemi da essere distanti anni luce dalle problematiche sociali, che spesso la loro stessa miopia fomenta.
Il silenzio non serve adesso, serviva prima, per ascoltare le istanze di soccorso. Oggi invece bisogna gridare per smettere di dimenticare il fatto che le famiglie sono sono sempre più sole, e che esistono istituti locali che possono e devono essere più presenti (in qualche caso semplicemente… presenti).

Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.