Ven. Set 20th, 2024

il secondo condominio dice no al parcheggio della discordia. Il disappunto dei proprietari del terreno che lo vogliono dare gratis a tutti i costi, ampiamente superato dalle perplessità dei condòmini.

Alcune cose le chiariamo subito e ricostruiamo la vicenda: il parcheggio non era una cosa prevista. L’unico progetto di parcheggio in zona era un hub di scambio nel prolungamento di via Libertà, voluto dalla passata amministrazione, con finanziamento ottenuto, ma perso da questa, che non ha mai avviato l’iter.

La necessità di questa infrastruttura, da realizzare in area privata scelta su suggerimento dei proprietari, nasce dal danno procurato ai residenti e agli esercenti con i lavori di riqualificazione (?) di via Libertà. Da un lato la difficoltà di tornare a casa senza lasciar la vettura troppo lontano e con tutta la zona rimozione istituita per lo spazzamento, dall’altro il calo di presenze in una zona commerciale, dovuto ai lavori e ad un traffico che a Bagheria in 40 anni non si era mai visto (confermiamo il mantra di molti sostenitori fillippici, certe cose a Bagheria non si vedevano da 40 anni, in primis il traffico).

La riqualificazione (?) voluta dal sindaco a tutti i costi, nasce priva di confronto fra le parti. Quei pochi incontri preventivi all’apertura del cantiere, non hanno lascito spazio alle istanze ma sono stati piuttosto meramente illustrativi della visione del nostro primo cittadino.
Ci sono attività che hanno appena investito centinaia di migliaia di euro che stentano e stenteranno ad avere ritorno economico almeno per i prossimi 3/5 anni. Un danno economico reale e un disagio per i residenti che grazie anche ad altri cantieri in zona, si ritrovano ASSEDIATI.

Ringraziando i numerosi cittadini che ci inviano immagini dei disagi che vivono in prima persona

Dalle lamentele dei residenti si rileva un’altra emergenza che in città viene sempre sottaciuta dalle autorità: la paura che un’area così ben nascosta agli occhi della gente, possa diventare ritrovo di certi personaggi adusi a cattive abitudini. In una città in cui si spaccia e consuma a cielo aperto anche ai tavoli di certe esercizi, offrire una altro posto di scambi è ancora una volta miopia nei confronti di un tema attenzionato in tutta Italia, tranne qui.

Per altro una parte del terreno come bene si vede dal confronto delle due foto seguenti è area già destinata al verde pubblico e non può essere interessata da alcun lavoro in direzione diversa fino ad eventuale ridefinizione e, inoltre, va tutelata. La tutela onestamente ci sembra idea lontana con la istituzione di una parcheggio aperto al pubblico.

Ancora una sconfitta per questa amministrazione, contro le superiori esigenze di cittadini che vorrebbero una città normale, con cittadini tutti uguali.
Un ulteriore dubbio: tutta questa contrattazione con chi potrebbe avere interessi ad edificare in aree che attendono di essere definite dal Piano Urbanistico Generale, e che potrebbero opportunamente cambiare destinazione d’uso, quanto giova all’immagine di trasparenza di questa amministrazione?

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