Gio. Nov 21st, 2024

Come purtroppo abbiamo più volte sottolineato, il degrado sociale si è diffuso un po’ in tutta la città. La nuova moda: accendere falò improvvisati.

Sono ormai i cittadini, stanchi dell’andazzo generale, che intervengono direttamente, purtroppo rischiando in prima persona. Cosi ci racconta l’amico Gianluca Rizzo che: nel tardo pomeriggio di ier, a ridosso di uno dei quattro piedistalli che sorreggono le figure dei mostruosi guardiani dell’entrata principale di Villa Palagonia, comunemente conosciuta come “‘arco del Padre eterno, intorno alle ore 19.00 insieme ad altri passanti si è notato un principio di incendio.

Nonostante le temperature fredde della sera – aggiunge Rizzo – sono stati raccattati diligentemente alcuni cartoni per costruirvi una pira, ed è stato deposto un grande ramo secco per appiccare il fuoco.
Questo modus operandi, constatiamo noi, non è molto diverso da quello denunciato da numerosi testimoni in via Maggiore Toselli in contrada Monaco, dove non si tratta più di accendere cumuli di rifiuti, ma di accatastare quelli raccolti in più punti per fare festa attorno al fuoco. Anche in questo caso di via Palagonia, i testimoni riferiscono di un gruppo di ragazzi che si sono allontanati una volta accortisi di aver attirato l’attenzione.
Continua a raccontare Gianluca che: sono stati alcuni abitanti del quartiere storico, ad intervenire prontamente provvedendo a spegnere il fuoco con secchi e scope.
Grazie all’intervento di questi onesti cittadini, questa sera si è sventato il peggio, data la presenza di un leggero vento che alimentava le piccole fiamme.
C’è da segnalare infine, che a ridosso dell’arco, oltre il muro di tufo, c’è un grande albero dalle foglie verdi. Se non si fosse intervenuti prontemente, le fiamme avrebbero potuto raggiungere i rami cadenti e anche le vicine abitazioni.
Rizzo ci informa che ha avuto modo di confrontarsi sull’accaduto con le forze di Polizia del Commissariato che ha sede lì vicino, già impegnate negli ultimi mesi, in azioni congiunte anche con la Polizia municipale in in maggiore controllo di un territorio sempre più difficile.
Ci preme sottolineare che il fuoco acceso poteva danneggiare anche il monumentale arco, che necessità di maggiore tutela.

Infine non vorremmo ascrivere questo ed altri episodi simili avvenuti nelle settimane scorse, ad un tentativo di confondere le acque su roghi molto sospetti che avvengono in diverse zone più o meno periferiche delle città, e tra i cui resti vengono rintracciati sopratutto rifiuti ingombranti, lasciando intravedere un quadro desolante di discarica abusive sul territorio bagherese, sul quale nonostante i cori dei cittadini, si fatica a fare luce e ad accertarne esistenza e connotati.

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.