Sono diversi i testimoni che riferiscono di un gruppo di ragazzi, dedito a dare fuoco ai rifiuti durante incontri tra stereo a palla luci laser sui palazzi e accendini in mano.
Ci sarebbe qualche volto riconosciuto per le vicende di corso Umberto, e anche un noto amante della musica ad alto volume, che tutti a Bagheria conoscono per il bizzarro modo di diffonderla nel circondario, il Bartali del neo melodico, tra i giovani visti fare comunella propio nel zona teatro degli incedi di rifiuti, in via Maggiore Toselli, e che molti indicano come responsabili degli stessi. L’ultimo episodio propio intorno alla mezzanotte tra lunedì e martedì, segnalato da più di un testimone, ed ignorato, secondo quanto riferito, dagli stessi vigili del fuoco che pur allertati non avrebbero mai raggiunto il posto.
Che la città sia in mano ad una baby gang è cosa assodata e se lo si nega o si è ignoranti o si è in malafede. Nessuna rivendicazione di classe, solo disaggio sociale e atti delinquenziali, ai quali bisogna porre un freno.
Si sommano, in questi eventi, diversi fattori. Intanto l’abbandono delle periferie da parte di chi governa, con l’aggravante che nel palazzo di fronte il luogo dei roghi vi abita un consigliere comunale della stessa coalizione del neo assessore alle politiche sociali, che non può, non vedere, non sentire, non sapere.
Altro fattore è certa comunicazione a Bagheria sempre assente quando si tratta di denunciare fatti scomodi, ma pronta a incensare i potenti. Poi, ancora una volta la necessità di prendere posizione contro certi eventi in maniera netta, e mai più connivente o accondiscendente. Quello che si registra è infatti una certa tolleranza a questi fatti, ma anche all’abbandono dei rifiuti, come quello ad opera di certi commercianti ambulanti ma anche di trasportatori che NOTORIAMENTE usano scaricare ingombranti in zona, e che circolano a pieno carico, liberamente per tutta la città.
Oggi il luogo dell’incendio era già colmo di altri rifiuti, tra le ceneri dei vecchi arsi durante la notte.
Il che pone l’ennesimo accento sul fatto che non si riesca a concordare un conferimento dignitoso, anche per un certo arroccamento delle parti in causa.
Rigraziamo Nicola Scardina per la foto di apertura e Palermo Post per la collaborazione.
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