Mer. Ott 23rd, 2024

Si è svolta sabato 9 dicembre nei locali del Centro, alla presenza del pittore espositore, l’inaugurazione della mostra “Il cuore della luce è nero. Pittura ed Alchimia nell’opera di Marco Danese”.

Presente pure una rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Bagheria, e  un folto pubblico di bagheresi e di artisti residenti nella nostra città ma anche provenienti da diverse parti della Sicilia. Tra gli artisti bagheresi segnaliamo Filly Cusenza, Chicco Carrega, Giacomo Carollo, Nino Rizzo, Giovanni Varisco e Francesco Mallo. Poi ancora, artisti provenienti dalla provincia di Caltanissetta, quali lo stesso Marco Danese, lo scultore Lillo Giuliana, Giuseppina Riggi, Calogero Barba. Da Monreale ha raggiunto il Centro Montana, Franco Panella, uno degli artisti più significativi in Sicilia di quella nuova arte d’avanguardia che si occupa esclusivamente di scrittura asemica. Da Palermo è pervenuto infine Francesco Mangiameli, un pittore che ha donato alla Galleria dell’Eros di Bagheria un’opera il cui soggetto rappresentativo è costituito dal tema dell’omosessualità femminile.

Il discorso inaugurale è stato fatto da Piero Montana, direttore del Centro d’Arte e Cultura che porta il suo nome. Montana si è limitato in questo discorso a fare delle brevi considerazioni sulla pittura di Marco Danese, proponendone una lettura spirituale basata su quell’arte iniziatica, che è l’alchimia ma basata anche sulla mistica, citando a riguardo quel capolavoro di pura poesia religiosa, che é La notte oscura, opera per altro assai nota di Giovanni della Croce, importante mistico spagnolo del Seicento, che in questa sua opera parla della personale esperienza della notte, vissuta come notte dei sensi e dello spirito, momento di travaglio, sofferenza, dubbio e soprattutto solitudine ed abbandono da parte di Dio. Sentimenti questi vissuti pure da Marco Danese, che, secondo Montana, vengono espressi nelle sue opere in mostra, dove dominante è una colorazione oscura nella quale le tenebre non sono altre che quelle di una condizione umana precipitata in un esistenziale e radicale pessimismo.

La lettura spirituale dell’opera di Danese fornita da Montana vuole anche essere propedeutica al testo critico pubblicato nel catalogo della mostra e scritto dallo stesso Direttore del Centro d’Arte e Cultura di Bagheria.

Dopo il discorso inaugurale di Montana e i saluti istituzionali dell’amministrazione comunale che patrocinava l’evento, è intervenuto l’artista espositore. Con le sue opere, Danese intende parlare del dono dell’arte. È un dono, perché regala delle emozioni non comuni, che non possono non ampliare la nostra sensibilità, aggiungendo alla realtà visibile qualcosa d’invisibile, allo scopo di renderla più vasta e di arricchirla. La sua è una pittura astratta non a caso, ma perché alla ricerca di dimensioni altre, meno materiali ed oggettive, di dimensioni dunque più sottili assai vicine a quelle dello spirito. Per questo motivo non può che condividere l’interpretazione che della sua arte fa Montana, basata sull’apporto spirituale che l’alchimia e la mistica hanno donato all’uomo.

Montana ha poi ricordato al pubblico presente all’inaugurazione, che già nei primi mesi del 2024 si svolgeranno tre eventi artistici e culturali di non trascurabile importanza.
Il primo, fissato per il 20 gennaio, sarà la presentazione del libro di poesie di Angelo Abbate, che ha per titolo C’è sempre un vento che soffia sui germogli, già vincitore di un premio nazionale di poesia. La presentazione sarà fatta dal Presidente dell’Associazione Giacomo Giardina, Giuseppe Bagnasco.
Il secondo evento culturale si svolgerà il 27 gennaio. Sarà Rosanna Balistreri, che sull’alchimia ha già pubblicato due libri, ad intrattenere il pubblico presente con delle discussioni alchemiche.
Il terzo evento sarà l’inaugurazione giorno 24 febbraio di una mostra di scultura di Lillo Giuliana, con le sue opere plastiche legate alle puerili invenzioni proprie della felice e spensierata età dell’innocenza, per la quale lo scultore esprime nelle sue opere emozionali sentimenti di nostalgia.
La mostra inaugurata il 9 dicembre potrà essere visitata tutti i giorni dalle ore 17:00 alle 20:00 fino al 6 gennaio 2024, solo su prenotazione telefonando al 388 6416109

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.