Pace e bene e bentornati nella nostra settimanale rubrica, quest’oggi affronteremo un tema fondamentale per ogni cristiano poiché tratteremo della vera marcia in più che ogni uomo porta dentro di sé, l’amore. Quindi senza dilungarmi oltre, vi lascio alla pagina di Vangelo della XXX domenica del tempo ordinario.
Nel brano proclamato domenica 29 ottobre 2023 Gesù, ancora messo alla prova dai farisei, ci ricorda il comandamento più grande: “amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente.” Questo significa che il Signore, continuando a rivolgere il suo sguardo d’amore all’umanità, perdura a manifestarsi ed amarci. Chissà se quando preghiamo ci ascoltiamo e facciamo si che quelle parole arrivino al nostro cuore. Se è così, ci accorgeremo di esser sensibili alla Parola di Dio e meno metteremo alla prova il Signore con le nostre domande e i nostri dubbi di fede. Al contrario, invece, chiediamo di illuminarci. Se non mettiamo in pratica i suoi insegnamenti non stiamo amando il Signore, come il figlio che non obbedisce ai suoi genitori. Se lo ameremo lo ringrazieremo per la Sua Parola che ci educa e che, a nostra volta, dobbiamo trasmettere agli altri, così come ascoltato nella prima e nella seconda lettura. Quello che viviamo, ormai, non lo capiamo più, difatti maltrattiamo la vita, basti pensare a quanto sta accadendo nel mondo. Dio, però, nonostante questo, non chiude mai il dialogo con l’uomo, anzi gli dà il tempo di riflessione, come fece con Giuda Iscariota nell’ora dell’ultima cena. E, da non dimenticare, Egli non smette mai di ascoltarci e, pur essendo Dio, non s’impone con la Sua veduta ma lascia l’uomo libero. Noi, cristiani in primis, non ragioniamo così, i nostri pensieri e le nostre scelte li separiamo dalla fede e non dovrebbe essere così. Non a caso, Gesù non smette mai di ascoltare il Padre, anche nell’ora più dura, quella del Getsemani, interpella il Padre e il Padre risponde sempre al momento giusto perché il suo tempismo è perfetto. La vita va custodita, amata e protetta e non uccisa. Chiediamo dei portatori di pace, soprattutto in questo periodo particolare di guerra e sofferenze. Francesco, nostro esempio, è maestro del dialogo, è noto il suo incontro con il sultano, difatti anche i musulmani hanno un grande rispetto per il poverello di Assisi. Maria anche, colei che alle nozze di Cana dice ai servi di ascoltare ciò che Gesù dice, ecco l’ascolto. Che regni la pace, l’amore e non la guerra. Ovviamente, la chiave di tutto è l’amore, Dio ci ama immensamente ma i suoi prodigi potremmo goderli solo se riusciremo ad amarlo, ecco il perché Gesù ci chiede soltanto di amare, senza fare nessuna impresa eroica. L’amore è la marcia in più nell’uomo, il ponte che lo unisce a Dio.
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