Apertura con amara sorpresa degli asili nido Comunali: uno non è ancora pronto e l’altro apre solo per tre ore al giorno.
Per come è prevista l’erogazione del servizio piuttosto che aiutare le famiglie, gli creerà ulteriore disagio. Dovere interrompere un turno lavorativo per l’uscita anticipata alle 11 fino al 6 novembre, sa tanto di presa per i fondelli. Era necessario zittire i genitori in tempo di campagna elettorale e si è corso ai ripari con una coperta troppo corta.
I bambini entreranno alle 8 per restare fino alle 11 ovviamente senza servizio mensa.
Quello che è accaduto è l’ennesima certezza che chi ha governato le deleghe preposte, Emanuele Tornatore, per i primi 4 anni e, negli ultimi mesi, Francesco Gurrado, ha fallito su tutta la linea, che va dalle politiche sociali, all’inclusione, alla famiglia e alla scuola (guarda caso le problematiche chiamate in causa per la vicenda degrado sociale e disagio giovanile sono legate a questo stesso assessorato).
Così dopo avere interpretato e indagato sullo stato delle cose, scopriamo che il bando per l’affidamento del sevizio era stato espletato quasi subito dopo la scadenza del 24 agosto. Erano bastati giusto i tempi tecnici, per verificare le offerte (quella vincente pare abbia avuto un ribasso talmente importante da richiedere una verifica).
I ritardi sarebbero dovuti ai lavori nell’altro plesso quello de “il bosco incantato” che, cominciati nel luglio del 2022, avrebbero dovuto essere pronti a dicembre dello stesso anno. Purtroppo ad oggi non è stato possibile verificarne lo stato di avanzamento, ma risulta addirittura un appalto per bonificare l’area. Quando dalle pagine social del nostro amministratore, si dichiarava che le scuole erano state oggetto di manutenzione sin da luglio e che erano tutte pronte all’apertura, si stava evidentemente mentendo spudoratamente! Gravissimo poi, l’avvicendamento sulla poltrona di quelle deleghe assessoriali, avvenuta per sopravvivenza politica di questa amministrazione. Vero è che l’operato dell’uno si equivale a quello dell’altro, nel continuare a non essere efficace (e si tratta di un eufemismo), ma garantire continuità non sarebbe stato male. Prova ne sia anche la vicenda ASACOM dove si è operata una squallida cernita burocratica sull’erogazione dei servizi ai disabili: cantate ballate e amenità varie, non ce ne facciamo mancare, fondi per i fragili li tagliamo a seconda di una becera selezione burocratica.
E i genitori annunciano ancora battaglia!!!
Resta sempre aggiornato con noi: