Ven. Set 20th, 2024

Con il Professore Antonino Russo ripercorriamo angoli di Bagheria che non esistono più. Posti dove si poteva assistere agli spettacoli della produzione cinematografica, quando ancora vibravano un po’ di magia.

Negli anni quaranta-cinquanta a Bagheria il cinema Vittoria. proiettava tutti i film che interpretava Amedeo Nazzari. Erano film commoventi e quasi tutte le donne, dopo la proiezione, uscivano dal locale con le lacrime agli occhi e il fazzoletto in mano. I commenti erano sempre gli stessi: condanna inappellabile per il maschio cattivo e massima solidarietà con la donna che era stata oggetto di ingiusta sofferenza.

Il primo giorno di programmazione, al primo spettacolo, davanti al botteghino vi era una lunga fila di spettatori in attesa.
Tra un film e l’altro di Amedeo Nazzari si mettevano in programmazione opere di Stanlio e Onlio, di Gianni e Pinotto, di Riccardo Billi e Mario Riva o di Macario.

Dentro il locale vendevano caramelle, noccioline e altre sostanze commestibili. La cosa era positiva. Quel che non andava bene erano i lanci di materiali vari che avvenivano dalla sala superiore e causavano spesso violente risse.
In estate dalle finestre del locale, necessariamente aperte, entrava l’odore proveniente dalla sottostante pescheria.
A fine giornata venivano versati diversi secchi di acqua, ma una pulizia vera e propria non so ogni quanto tempo venisse effettuata. Il cinema Vittoria forse era l’unico locale a non soffrire calo di spettatori, almeno per tutti gli anni cinquanta.

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Di Antonino Russo

Bagherese del ‘36, nel 1959 si trasferisce a Napoli per insegnare in una “elementare” nel popolare e pittoresco rione Vergini - Sanità. Si lascia coinvolgere dai fermenti culturali di Bagheria, dandosi proficuamente alla poesia, ma anche alla saggistica e alla narrativa. Collabora con numerose testate, è sociologo dal 1990.