Ven. Set 20th, 2024

Ci perviene in modo rocambolesco, e denuncia una serie di illeciti, facendo nome e cognome dei favoriti. Depositata subito dai Carabinieri.

Sul concorso per dirigente amministrativo indetto dal Comune di Bagheria e la cui prova finale si è tenuta Lunedì scorso, stavamo tenendo gli occhi aperti da un po’.
Non ci era piaciuto il cambio di requisiti per l’assegnazione di punteggio, avvenuto in corso d’opera e non ci erano piaciute alcune partecipazioni, sempre legittime ma con la solita parolina magica: opportunità. Figli di dirigenti del Comune di Bagheria, e magari di qualcuno che ha avuto incarichi più importanti della dirigenza, ma anche di un consulente di questa amministrazione, già candidato al consiglio comunale di Palermo, in una lista di area vicina a questo governo locale.

La lettera ricevuta ieri e consegnata nelle mani degli organi competenti, indica alcune responsabilità specifiche oltre che il nome del candidato che dovrebbe essere quello favorito per assumere l’incarico, fermo restando che arrivare tra i primi in graduatoria, poiché questa può essere usata in altri comuni, equivale ad una vittoria differita nel tempo.
La rettifica dei requisiti senza l’approvazione del consiglio comunale, con l’equiparazione dell’iscrizione all’albo come se valesse 5 anni di esperienza pregressa in un Ente locale, sarebbero indicativi di una direzione precisa nella scelta del candidato/a.

La tempistica di questa lettera, che non è indirizzata a noi nello specifico, ma all’Assessorato Regionale agli Enti Locali, è altrettanto interessante, considerato che ci erano giunte due voci: sembra che qualcuno possa avere depositato da un notaio con largo anticipo una busta contenente il nome del vincitore/vincitrice, e sembra anche che qualcuno dei candidati abbia rinunciato a partecipare alla prova finale, e sarebbe proprio qualcuno dei possibili papabili.
Ma queste sono voci. Voci sono anche quelle contenute nella missiva anonima, ma voci insistenti e non nuove.
Basta tornare con la mente alla vicenda del canile municipale e del suo progetto che si tentò di affidare alla figlia di un altro dirigente e alla moglie di un noto personaggio politico molto vicino al Sindaco Filippo Maria Tripoli e con attività professionale che lo porta a contatti continui e diretti con certi uffici comunali. Allora non si capì bene cosa avvenne, tra rinunce e presunte revoche dopo che rivelammo la vicenda da queste pagine. Senza conseguenze per alcuno. Unica conseguenza, nessuno dei tecnici interni ha voluto prendere quell’incarico (per non fare dispiacere?) e il canile ad oggi non si è fatto (e non si farà).

Attendiamo l’esito del concorso per verificare il nominativo del vincitore/vincitrice è confrontarlo con quello contenuto nella lettera ed eventualmente se esistesse, nella busta depositata dal notaio, tenendo in considerazione le eventuali due mancate presentazioni.

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.