La fretta di nascondere tra le pieghe dei vari patrocini e finanziamenti, i soldini regalati a Go Mad senza alcune ragione plausibile se non le deduzioni del Sindaco, rischia di fare saltare il castello.
A farne le spese, anche di immagine, potrebbe essere l’ufficio di comunicazione istituzionale del Comune di Bagheria, che l’opinione pubblica individua spesso, come ufficio preposto a pubblicare (o a dimenticare di pubblicare) atti che per la legge sulla trasparenza dell’operato degli enti pubblici, dovrebbero essere disponibili subito, senza se e senza ma, e senza discriminazione alcuna per il fruitore, pur non essendo questo ufficio, responsabile delle dinamiche di pubblicazione degli atti interni ai settori e a carico dei Rup.
Nello specifico, in considerazione di quanto avvenuto per i lavori e i tagli di viale Bagnera, dove atti e autorizzazioni e perizie non esistevano proprio (ebbene sì, si lavora così), sopratutto la riqualificazione di corso Baldassarre Scaduto e quella, pretestuosa, di via Libertà, vanno attenzionate, non essendo al momento una buona notizia per nessuno fino a prova contraria.
Mancano poi diversi allegati contabili ad alcune delibere. Dove mancano, non lo suggeriamo perché non siamo pagati per fare il loro lavoro, ma soprattutto ci sono delibere di patrocinio che sono a dir poco farneticanti.
Quella della stagione concertistica per esempio, in cui si sarebbero patrocinate (solo) con sedie e transenne i concerti dell’associazione Bagheria BeQuadro, che non sono mai stati confermati da alcuna interlocuzione con il presidente, il Maestro Salvatore Di Blasi, e che infatti si terranno in altra sede senza patrocinio, compreso quello previsto per la festa di San Giuseppe, per cui si chiede finanziamento, e la cui assenza mette a rischio la quantificazione e l’erogazione dei fondi richiesti alla Città Metropolitana di Palermo che li aveva messi a disposizione per le cittadine che ne abbiano fatto richiesta.
Di contro, farneticante e priva di alcun fondamento se non l’opportunità politica e consensuale, l’elucubrazione che fa il Sindaco personalmente (e non un qualche ufficio a cui potrà dare le colpe) nella delibera in cui deve giustificare ennesimi euro 5000 all’associazione culturale Go Mad per i concerti al piccolo Parco Urbano per i quali si farà pagare il biglietto, e quello a piazza stazione che è gratuito perché già patrocinato dal Comune di Palermo.
Quest’anno Go Mad ha il piacere di collaborare e presentare una associazione nuova. Qualcuno la conosce? Ne può tessere le lodi? Il Comune di Bagheria sta verificando chi si mette dentro?
La stagione 2022 diGo Mad a Bagheria, fu UN FALLIMENTO ECONOMICO certificato dalla richiesta che loro stessi fecero al comune di Bagheria ottenendo un ulteriore ristoro di 17000 euro a dicembre scorso.
Bisognerà prima o poi chiarire anche come mai il patrocinio è per l’associazione culturale Go Mad, ma anche dalle foto della pagina Facebook, si capisce che gli artisti li porta Go Mad Concerti Srl. Ma non facciamo che l’inghippo è qui?
Come può il Comune di Bagheria oggi, patrocinare una associazione che l’anno scorso, nonostante i Sold Out dichiarati, non ha saputo gestirsi per rientrare delle spese? Perché questo non vale per le perdite di tutte le attività a Bagheria? Se va male “la panella languida”, la moto ape di zio Totò all’Aspra che vende pane e panelle, il comune lo ristora?
Ma da un sindaco che travisa la realtà così impunemente e dai suoi sodali che la raccontano come lui , esattamente la città cosa si aspetta? Che scorra il turno per ottenere favori? È questa la gente di Bagheria? Quella che sta zitta perché pensa : ”prima o poi tocca a me”?
Auguri!!!!
La foto di apertura per gentile concessione di Martino Grasso
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Ci corre l’obbligo richiedere rettifica a quanto scritto in questa pagina quando si dice: che l”ufficio comunicazione istituzionale sarebbe “costretto a pubblicare (o a dimenticare di pubblicare) atti che per la legge sulla trasparenza dell’operato degli enti pubblici dovrebbero essere disponibili subito”.
Si precisa 1) il servizio Informazione, Comunicazione e Partecipazione dell’ente cui afferisce l’ufficio stampa non pubblica né all’albo pretorio on line tanto meno nella sezione Amministrazione trasparente; le pubblicazioni sono a carico delle direzioni/servizi cui afferiscono gli atti pubblicati. Pertanto l’ufficio non “dimentica” di pubblicare alcun atto non essendo una propria competenza. L’ufficio semmai trasforma in comunicati stampa sburocratizzandone il linguaggio, gli atti amministrativi pubblicati in quella sezione proprio per informare meglio i cittadini. Contiamo che anche attraverso questo sito, seppur non testata giornalistica, si possa veicolare informazione corretta.
Gentilissima Dottoressa Mancini aprezziamo in modo particolare la necessità di riconoscerci interlocutori. Riteniamo che la formulazione del pensiero espresso possa effettivamente dare adito ad un lettura troppo critica nei confronti del Suo Ufficio, trattandosi più di una errata formulazione di un pensiero, piuttosto che di una comunicazione fallace, abbiamo ritenuto di rimodulare per rendere inequivocabile ciò che intendevamo. Per un motivo o per un altro, anche all’interno di dinamiche politiche che dovrebbero essere estranee agli uffici, la gestione dell’albo pretorio è un po’ sui generis. A questo punto, grazie anche alla sua precisazione, ne abbiano delineato i motivi con maggiore chiarezza.