Mar. Dic 3rd, 2024

La città si è svegliata stamattina tappezzata di ironici “VENDESI”. Ma l’ironia si esaurirà stasera con la realtà con cui Bagheria deve fare i conti.

Evidentemente i bagheresi si sono stancati di una città abbandonata, in cui il concetto di sicurezza è racchiuso in una promessa di telecamere che non si concretizza mai e che non è la soluzione a tutti i mali.

Se in una zona si riesce ad ottenere qualche risultato (e se le testimonianze sono vere, lo si è ottenuto in un modo VERGOGNOSO), altre sono terra di nessuno.

Si parla di sensibilizzazione nei confronti di tante problematiche, con fiaccolate ed iniziative che restano comunque tanto lontane dal necessario interventismo che tanto scoraggia la nostra amministrazione.


La movida a Bagheria è fortemente legata al consumo di stupefacenti (di conseguenza allo spaccio, che è reato), ma anche ad una piaga sulla quale il silenzio è d’obbligo: alcolismo giovanile e minorile.
Pochi giorni fa un grave incidente proprio davanti uno dei luoghi di ritrovo spesso teatro di illegalità (di cui potete leggere qui), dove il conducente dell’auto coinvolta è risultato positivo all’alcol test.

La mancanza di alternative offerte ai nostri ragazzi, il disinteresse per ciò che accade nel nostro territorio, la paura di fare scelte scomode, che minino i consensi elettorali, hanno fatto si che si sedimentasse un senso di impunità che è deleterio in qualunque luogo del mondo ma che qui a Bagheria ha assunto connotati prevedibilissimi, che avevamo descritto da queste pagine.

Noi che non capiamo i giovani, ma che a differenza di altri, ci parliamo, scopriamo che c’è una grossa fetta di loro che evita alcuni luoghi perché li percepisce come poco sicuri, il senso di illegalità che si respira a Bagheria è palpabile, e dispiace debba essere legato fortemente ai nostri figli che non sono i protagonisti di quello che accade, ma le vere vittime.

A Bagheria tutto è concesso, tutto!!! Il paese dei balocchi dove c’è qualcuno a cui tutto questo caos, giova.
Basta capire a chi giovano certi meccanismi, per spiegarsi il perché di tanta indifferenza. Sarà per questa mancanza di coraggio che qualcuno oggi ha deciso di ringraziare il sindaco per avere svilito il valore delle case in certe zone e per averne, con l’immobilismo, reso pessima la qualità della vita.

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.