La colpevole assenza di un struttura come il canile municipale, non assolve chi è preposto, alla cura dei cani del territorio e dei cittadini che lo abitano.

Due molossi di grossa taglia, stazionano da tre giorni in contrada Campagnone a Bagheria, proprio dietro l’edifico dell’ex mercatone della ceramica. Ce lo segnalano i residenti tra cui un dipendente comunale in pensione, che non riescono ad ottenere attenzioni da parte degli organi preposti, nonostante sia previsto nel caso di cani di grossa taglia stazionanti sul porzioni di territorio, che l’intervento si esaurisca entro pochissimo tempo rispetto alla segnalazione.
Nessuno si è presentato nemmeno per verificare se i cani siano dotati o meno di microchip e quindi se vittima di smarrimento o abbandono.
La problematica del randagismo torna sovente in città e a farne le spese sono spesso proprio gli amici a quattro zampe e i cittadini. Mentre ancora il Comune ogni tanto proclama qualcosa di animalista ad uso e consumo degli elettori (ci pare di avere letto di un contest canino), nulla si fa, pur potendo.

Avere 180 mila euro nel cassetto per realizzare la struttura e il terreno individuato con la perizia geologica già istruita, non basta, servirebbero due tecnici possibilmente interni al comune e magari non parenti di qualcuno, come accaduto in passato, così da non costringere il Segretario Comunale ad una revoca un autotutela (senza che vi siano conseguenze per i dirigenti implicati nella vicenda???? Mai visto).

Ancora mentre scriviamo i cani sono presenti impedendo ai residenti addirittura di uscire dalla propria abitazione. Una città a misura d’uomo davvero e tanto pet friendly, dove le problematiche di questa natura cadono spesso sulle spalle delle associazioni di volontariato, sempre le stesse, che pure si ritrovano esse stesse abbandonate o non coadiuvate come sarebbe giusto avvenisse.

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