La posizione del sindaco è chiara: la movida non è un problema del Comune nemmeno se in certe zone la crea certe autorizzazioni del comune che non hanno né capo né coda.
Il coordinamento cittadino ReteCivica Bagheria, martedì 12 giugno ha incontrato in sala Borremans a palazzo Butera il Sindaco Filippo Maria Tripoli insieme ad una delegazione dei condomini di via città di Palermo e via capitano Luigi Giorgi, sul tema della malamovida.
Un tema che sembrava cosa superata nella zona indicata, proprio per la mobilitazione dei cittadini che, lo ribadiamo, avevano avuto come nemico anche l’indifferenza dell’amministrazione, seppure le forze dell’ordine avevano dato una grossa mano.
Oggi il problema si ripropone, e alla indifferenza, il Comune ha aggiunto il rilascio di un’autorizzazione folle, in cui fino a dicembre si consente ad un’attività, il bar Mareschi, un evento che porta la congestione nella zona del Punto di Emergenza Territoriale, e un rione assediato da un migliaio di ragazzi (alcuni assolutamente minori che i genitori vengono a lasciare e prendere consegnandoli, con molto coraggio,alla manifestazione chiamata il Beverdì ).
ReteCivica ha proposto insieme ai condomini la revoca di questa autorizzazione per una attività che ha già, grazie al cielo, una giornata lavorativa piena e redditizia, o in alternativa la chiusura alle 22 per ovvie ragioni di sicurezza in una zona in cui insiste un presidio sanitario. Provvedimenti che sono nella piena prerogativa del primo cittadino, attuati in altre città, Palermo in testa, come pure il sanzionare lo stazionamento su luoghi che sono proprietà privata, che invece non viene tutelata.
La posizione del sindaco è apparsa chiara sin da una sua dichiarazione ad un giornalista del Giornale di Sicilia: la movida a Bagheria non è un problema e lui “si fida della buona fede degli esercenti”, poi però aggiunge che “i Vigili Urbani sono pochi e fanno servizio purtroppo sino alle 20:00”. Tutto qui! L’ordine pubblico è un problema della polizia.
E quella ha inteso interpellare. La presa di coscienza di moltissimi Comuni che hanno attivato un certo tipo di correttivi non passa da Bagheria, e la sentenza della Corte di Cassazione che ha condannato il comune di Brescia a risarcire i cittadini vittime della movida, non può certo porre in apprensione una amministrazione che ha tagliato alberi sottoposti al vincolo paesistico senza subire alcuna procedura.
Il pavido Giovanni senza Terra di Bagheria ha abbandonato la città, ma soprattutto questi giovani in mano ad esercenti (legali e non, poiché tutti sappiamo cosa circola in questi eventi) di cui onestamente c’è poco da fidarsi, se a pochi metri dal loro ingresso un ragazzino evidentemente minore di 16 anni si distrugge di birre che gli ha venduto.
ReteCivica Bagheria nei prossimi giorni attiverà una raccolta fondi per avviare alcuni rilievi ed ottenere una perizia giurata sulle emissioni acustiche, non solo quelle degli impianti musicali, ma generate dal contorno di vetture e mezzi e urla ecc ecc. da utilizzare come supporto per le richieste di risarcimento dei danni nei confronti del Comune di Bagheria.
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