A Bagheria, gli interventi di manutenzione delle strade se non sono straordinari non si fanno.
Le buche a Bagheria sono proverbiali come quelle di Roma. Qualche anno fa, proprio come nella capitale, era colpa dei 5 stelle e ricordiamo il sagace sindaco di oggi, Filippo Tripoli, con i suoi accoliti in una meravigliosa campagna a sostegno di questa tesi, denigratoria degli amministratori di allora.
Ma proprio come successo nell’Urbe, anche nella città delle Ville si scopre che il problema non era esattamente la gestione dei grillini.
La sistematica mancanza di programmazione degli interventi sul manto stradale, di questa amministrazione (schizofrenici come quelli sul verde pubblico), hanno creato rattoppi che cedono ineluttabilmente.
Ma la genialità della comunicazione del nostro primo cittadino è machiavellica, e lo dimostra la buca che in via Città di Palermo, ad un passo dal famigerato incrocio con via Dante, da due settimane, spezza l’asse viario.
Ecco l’ideona: se lascio la buca lì per molto tempo, la memoria del bagherese medio lo porterà a pensare che è un buca antica, risalente ai 5 stelle, o a 20 anni fa, così, quando tra mesi verrà riparata, tutti saranno contenti e vai con le standing ovation e i #bravofilippocomplimenti di rito.
Come dargli torto e come non riconoscere la stessa sagacia di quando era all’opposizione e piantava fiori insieme al consigliere agronomo Parisi. Parisi dovrebbe consigliarlo meglio anche in altre piantumazioni che più che compensazioni ci sembrano un ulteriore sfregio all’ambiente e agli ambientalisti, quelli veri non acquistabili.
Bagheria non è un Comune per tutti.