È fissata per martedì 16 Maggio alle ore 10:00 l’udienza della verità sulla vicenda della pubblica illuminazione.
Chi crede nella verità, chi vorrebbe una amministrazione trasparente, chi spera non si inneschino mai meccanismi di dubbio, probabilmente si attende finalmente un atto chiarificatore. Con buona probabilità purtroppo, sarà un tentativo di sminuire gli eventi, di buttarla in caciara, tentando un volemose bene finale a cui però ci si deve sottrarre se si ha veramente a cuore la città, e suoi diritti. Si dirà di avere demandato l’organo di controllo degli appalti, ma tutti gli atti che sarebbero dubbi, avvengono prima e dopo, la valutazione dell’Urega.
Si sente da più parti una giustificazione del tipo: “al massimo non era opportuno”. Ma cosa significa esattamente? Chiediamo ancora alla gente e a chi è preposto alla verifica e certificazione della bontà dell’accaduto, se è cosa normale, che un assessore di un ente locale partecipi a tre atti politico-gestionali che vanno a favore dell’attribuzione di un appalto plurimilionario ad una azienda che conosce da tempo in quanto consorziata con la sua, dopo di che si dimetta e ne diventi socio, proprio per lavorare su quell’appalto? Ve la potranno raccontare come vogliono, ma i fatti sono ESATTAMENTE questi. Per il solo fatto di conoscere ed essere consorziati con l’azienda che partecipa all’appalto, l’allora assessore Angelo Barone, probabilmente non avrebbe dovuto votare uno solo di quegli atti, autodenunciando la possibilità di un conflitto di interesse. Che cosa è opportuno o no, quando si amministra una città come Bagheria?
Sapere con chi si va a pranzo è opportuno? Sapere che gli uffici assegnino un progetto alla figlia di un dirigente e alla moglie di un politico è opportuno? Abbattere alberi sottoposti a vincolo paesistico senza autorizzazione è opportuno? Scegliere sempre gli stessi interlocutori per gli eventi, a volte scegliendoli tra competitors quasi fantasma a cui si inviano richieste di preventivi ad una mail sbagliata, è opportuno? Lasciare che al cimitero sia stata rimossa la sbarra perché i cittadini si lamentano(???????), è opportuno?
È opportuno invece che martedì sugli spalti dedicati alla cittadinanza ci sia più gente possibile, e se l’opposizione non fosse in grado di fare le domande giuste si dovrebbe consentire ai cittadini di porle. Il famoso confronto non lo si faccia su un programma a senso unico, lo si faccia sull’inopportunità e su come in temine di legge, sia una parola senza significato: una cosa si può fare o non si può fare, il resto è fuffa.
Giova riproporre gli ultimi istanti della prima intervista rilasciata dal sindaco Filippo Maria Tripoli dopo le rivelazioni sull’affaire. Era un intervista programmata da tempo e doveva vertere sull’analisi politica e rilanciare la candidatura ufficiale di Tripoli, ma non si sarebbe potuto evitare almeno una domanda sulla vicenda illuminazione. Finisce l’intervista è la telecamera rimane accesa.
Intervistatore: “Nna purtammu sempre bella”
Sindaco: “si, siii”
Ospitante: “viviti na cosa frisca”
C.T. la cui presenza è indicativa: “Filippo, sei un maestro”
L’opposizione chieda al sindaco perché quest’ultima presenza era necessaria.
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