Mentre continua il vergognoso silenzio della politica e dell’amministrazione, emergono altri terribili particolari dalle testimonianze delle vittime.
Ad essere aggrediti sono tre ragazzi per bene, che stavano muovendosi a piedi dalla zona Levante in direzione via Papa Giovanni XXIII.
Ad accerchiarli senza alcun motivo scatenante una 15na di giovanissimi che hanno cominciato a sferrare pugni al volto dei malcapitati.
Il più sfortunato dei tre, nel tentativo di trattenere gli scalmanati che si avventavano sul più grosso, è finito a terra dove è stato raggiunto da pugni ma sopratutto da calci in testa dall’alto verso il basso.
Una scena di una violenza inaudita che ha attirato l’attenzione dei passanti il cui intervento avrebbe messo in fuga gli assalitori, e quella di un infermiere che avrebbe anche prestato i primi soccorsi.
La frattura alla mandibola riportata dal giovane, non sarebbe ancora stata ridotta. Ricoverato al Policlinico Paolo Giaccone, attende il trasferimento all’ospedale Civico di Palermo dove, appena disponibili, procederanno all’intervento resosi necessario, per via della violenza dei colpi subiti.

I genitori ci tengono a chiarire che non si è trattato di alcun alterco, non c’è stata reazione a provocazioni, ma si è trattato di una aggressione a tutti gli effetti. Le autorità inquirenti pare abbiano riferito loro, che stanno verificando le telecamere.
La presenza di telecamere, sulla quale questa amministrazione gioca ogni volta che succedono episodi che evidenziano la mancanza di sicurezza sul territorio, sono l’ultimo dei problemi in questa città.

Quando una amministrazione, tutta indistintamente non si degna di prendere posizione rispetto agli eventi degli ultimi giorni, di cui potete rileggere qui, qui, qui, e ancora qui e qui, la dice lunga sull’attenzione reale nei confronti del benessere dei cittadini, curato solo se i cittadini sono elettori, o se sono portatori di interessi sui quali si può fare valere una certa gratitudine alle urne.

Molto male fa quella stampa locale, che supina al potere, sminuisce l’accaduto, tacendo particolari o interi eventi che a Bagheria sembrano mai successi o aggiungendo particolari atti ad assolvere dalle responsabilità.
Seppure fosse come raccontato scopriremo oggi di avere un piromane sfuggito al controllo di ASP, assistenti sociali e forze dell’ordine. Oseremmo dire: un quadro nient’affatto consolatorio.
Peggio ancora chi dopo anni di silenzio pensa di cavalcare l’onda e trarne tardivo vantaggio politico.
Presidiare alcune zone che sono il covo di queste baby gang, ma anche semplicemente le strade, dove certe illegalità gravi,come l’assenza di targhe su molti ciclomotori, i caschi, le assicurazioni ecc ecc ecc rappresentano i primi nemici nella battaglia contro questo senso di anarchia totale che è evidentemente utile a qualcuno.
E se fosse stato vostro figlio?
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