Mer. Feb 26th, 2025

In moto la macchina della disinformazione e della propaganda per sottrarsi da qualsivoglia responsabilità.

La vicenda del randagismo a Bagheria è una brutta storia che parte dalla malagestione amministrativa (quasi una parentopoli a cui si è messa una pezza) e finisce con un rapporto dai connotati clientelari tra alcuni attori che gravitano intorno all’assessore al benessere degli animali e lo stesso assessore, che a livello di comunicazione non ne sta indovinando una.
I complottisti la assocerebbero ad una di quelle cure definitive per una malattia, talmente economiche da non essere utili, meglio sfruttare i malati più a lungo e con cure più care.
La tragedia di Salvatore Maggiore, non è affatto delineata, eppure in ogni articolo della stampa supina si legge come l’aggressione da parte di quei cani sia cosa certa.


Subito dopo la vicenda, un opportuno incontro sui temi del randagismo veniva raccontato in tutte le testate online e lo stesso assessore si premurava di chiarire (senza riuscirci) alcuni particolari da noi sottolineati.
Se la tragedia accaduta, con questo incontro non c’entra niente, si poteva rimandare magari in un momento più opportuno distante dagli eventi? Nessuno ha prove che questo incontro fosse programmato da tempo come afferma l’assessore? I semplici cittadini che hanno partecipato, come lo hanno saputo? Era stato reso pubblico? Dove? Ma non è una amministrazione inclusiva? Perché se la cantano e se la suonano da soli?
O ancora: perché il comune non racconta come mai a Bagheria dopo sei anni di amministrazione Tripoli, non c’è il canile municipale che è tra le soluzioni primarie al randagismo? Cosa è successo? Raccontiamo dell’assegnazione del progetto? É questo il motivo del grandissimo ritardo?
C’è un capitolo del mio libro che lo racconta con documenti alla mano.

Vogliamo sottoporre a chi legge, la vicenda delle prenotazioni del servizio gestito dall’ASP per la microchippatura gratuita, affidate a persona vicino all’assessore con la moglie titolare di un negozio di animali? Gratis o non gratis, perché le prenotazioni devono passare da un privato che ne può trarre vantaggio personale?


L’area pubblica per lo sgambettamento gestita da un veterinario che ha creato una pagina Facebook denominata “area di sgambamento” (cosa che richiama la gestione da parte dell’Ente locale) con la quale fa pubblicità al suo ambulatorio (e non solo come vedete nella foto). Qualora gli fosse stato affidato il DECORO dell’area a verde sarebbe cosa ben diversa dalla gestione, ed è cosa diversa trarre vantaggio con la pubblicità grazie alla gestione di un bene pubblico.

Per sapere come funziona l’adozione (non assegnazione) del verde pubblico potete leggere qui (scoprirete che non si parla di uso esclusivo tanto da gestirne l’accesso, l’assegnazione è altra cosa con altro iter).
Ci sono volontari che sono in coda per avere assegnato la gestione del canile magari perché qualcuno glielo ha promesso? Sulle promesse ovviamente non si può rispondere. Sulle eventuali menzogne alla popolazione se ne dovrebbe rispondere non solo nelle urne.
Le foto sono tutte verificabili sul sito e sulla pagina Facebook del Comune, sulla pagina del negozio che vedete in foto e sulla pagina denominata ambiguamente “Area di sgambamento”.
SONO FATTI NON CHIACCHIERE!!!

Dispiace che Bagheria sia silente solo perché la maggioranza vorrebbe essere al posto di chi sta ottenendo favori

Resta sempre aggiornato con noi. Scegli tu come: clicca sull’icona e seguici.

Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.