Mar. Ott 22nd, 2024

Continuano i festeggiamenti del carnevale a Bagheria. Finalmente dopo la pandemia tornano i momenti di allegria collettiva. Pessima prova del comune.

Vedere il corteo di bambini festanti ripaga di tutti i sacrifici fatti durante la pandemia. Un momento in cui Bagheria torna ad essere comunità. Questo però non giustifica le scene viste stamattina. Il corteo è passato da una via Libertà completamente ignara di quello che sarebbe successo. I carri hanno pure sfilato con difficolta tra file di macchine parcheggiate, da entrambi i lati, che con i raptus di rimozione selvaggia di questi giorni, è sembrata magari una scelta troppo magnanima.

Quei lunghi minuti di corteo hanno creato disagio a commercianti e residenti, tra chi non riusciva ad arrivare in negozio e chi non potuto lasciare la zona per andare al lavoro.

Ma la cosa vergognosa era, ed è, lo stato dei marciapiedi, delle aiuole e delle strade in cui i bambini hanno sfilato.
Sarà capitato negli anni di avere la città più sporca, per carità, ma almeno nessuno ci raccontava risultati e pulizia da città elvetiche.

Onde evitare che qualcuno neghi l’evidenza è si produca in chissà quale arringa difensiva, pubblichiamo la fotosegnalazioni dei cittadini, nonostante qualcuno racconti che un Vigile Urbano indispettito da questi scatti, abbia apostrofato un cittadino.
Quando si pensa alla comunità bisogna cominciare dalle piccole cose: quelle aiuole in quello stato lo sono da tempo, e l’abbandono, l’indifferenza, chiama inevitabilmente altro degrado. Non si dica “i cittadini incivili”. L’inciviltà dei cittadini si combatte. Se si chiede di esporsi, di denunciare, poi una volta che questo avviene bisogna intervenire, anche per non esporre ulteriormente i cittadini esposti. Non sono condivisibili in alcun modo valutazioni del tipo: e ma quelli di prima… e ma non siete mai contenti… ecc ecc ecc.

Questa amministrazione ha scelto liberamente di presentarsi alla città giurando di sapere fare meglio. Al momento non è stata capace!!! Venire a dire adesso: “ma gli altri prima che hanno fatto?” significa tradire le promesse fatte agli elettori.
Chi dovesse fare queste considerazioni evidentemente non è tra quelli che vota perché la comunità cambi in meglio, ma per ottenere un tornaconto anche fosse solo in termini di appagamento personale nei confronti dell’abbattimento dell’avversario politico. Per questo oggi a Bagheria esistono le varie lobby che stanno spremendo la città come un limone.
In conclusione: no!!! Non si può essere contenti dei propri figli che sfilano in mezzo a quello che le foto mostrano esplicitamente. Anzi il contrasto tra la loro felicità e lo stato delle strade, fa ancora più rabbia.

Bagheria non è un comune per tutti.

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.