Lun. Feb 3rd, 2025

Viabilità, diminuzione dei sinistri, rotonde e svincoli. Gli occhialini ci sono: manca la bacchetta magica. Subito al lavoro dopo la pace fatta con il Voldemort della politica siciliana.

L’informazione locale e quella istituzionale sono una unica voce bucolica dai lontani pascoli nell’Arcadia teocritea. Tutti, a vario titolo, vi raccontano di soluzioni salvifiche senza mai una analisi critica dei fatti.
Dopo una decina di giorni a parlare dell’intervento messianico di Totò Cuffaro che a Bagheria ha avuto il potere di trasformare le ideologie e le bandiere, in visioni politiche personali (pare ne avesse anche Hitler e allora perché non governarci insieme?), la nuova taumaturgia è affidata alle rotonde per intervenire sul traffico e sulla sicurezza di certi incroci.
Seppure il numero dei sinistri è diminuito notevolmente, le nostre strade non sono ancora sicure come dimostra la foto che testimonia un incidente in cui sono rimaste coinvolte una vettura della polizia ed una vettura privata, tra la via Flavio Gioia e via Thomas Edison, nella notte tra martedì 28 e mercoledì 29 gennaio, intorno all’una di notte. Come al solito poche notizie. Dinamica da accertare e nessun ferito seppure sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco.

La vera diminuzione degli incidenti la si registra all’incrocio tra la via Borsellino e la via Mons. Arena, grazie all’intervento fortemente voluto dal Comando di Polizia Municipale, che ha anche collaborato al progetto, realizzato coi proventi delle contravvenzioni, una volta vinte le perplessità della stessa amministrazione (che oggi, quasi quasi, se ne prende l’esclusivo merito).
Ma in un città in cui si è scelto volutamente di congestionare il traffico in maniera immotivata con interventi discutibili, attendiamo l’ultima magia per porvi rimedio.
Poche considerazioni: pur di costruire (o forse fare costruire a qualche staff bagherese di aziende esterne più o meno lontane) si era pensato e progettato un complesso edilizio allo svincolo autostradale dal quale ci siamo salvati per miracolo.

Potete leggere tutto la vicenda qui


Non solo è evidente che la visione urbanistica globale va rimodulata magari con un confronto tra gli operatori in gioco che non sia solo con quelli amici, ma sarebbe bene individuare anche una sorta di priorità cronologica e una analisi preventiva degli eventi.
Quanti incidenti ci sono a Bagheria in questi incroci in cui le rotonde sostituiranno i semafori? L’obiettivo è anche quello di snellire il traffico?


Ebbene se fosse questa la priorità, forse la primissima cosa da fare sarebbe quella di alleggerire il traffico dei mezzi pesanti, mettendo in campo tutto il possibile per accelerare il nuovo svincolo autostradale sul quale deviare il trasporto su gomma proveniente da quella direzione. Ed in questo senso pare manchi solo il progetto a cura del Comune visto che pure i fondi sono stati individuati dall’Assessorato Regionale alle infrastrutture.

Potete ricostruire la vicenda qui

Forse però i progetti che vanno al vaglio di altri Enti non sottostanno alle regole nostrane e sono meno urgenti.
Un altro intervento immediato che non costerebbe nulla e non prevede nessun progetto, sarebbe il controllo di tutto il suolo occupato abusivamente da decine di servizi commerciali che invadono intere carreggiate rallentando seriamente il traffico. A parte le assegnazioni fantasiose e amicali di marciapiedi ma anche di parte di carreggiate, ci sono quelle di prepotenza assolutamente tollerate.
L’esempio pratico è proprio su via Città di Palermo. Immaginate la rotonda finita tra qualche mese, proprio quella all’incrocio con via Dante, e i Tir che non hanno altra via per raggiungere la statale.


Nessuno nota un altro particolare: salteranno, come evidenziato dai segni a terra, buona parte di aiuole su cui da anni c’è la diatriba tra comune e condomini, sulla proprietà e la competenza della manutenzione. Ora magicamente sono diventate del Comune?


Ci sarà un ovvio rallentamento, poi il tappo sarà a monte all’incrocio della via Libertà dove già oggi alcuni esercizi occupano marciapiedi e strada con i loro prodotti e con un mezzo pesante sempre parcheggiato in mezzo e la sosta degli avventori anche in doppia e tripla fila.
Una cosa che non si risolverà con una rotonda, ma intervenendo anche sulla legalità e il rispetto delle regole.
C’è qualcuno a Bagheria che si ricorda cosa sono?

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.