A Bagheria dal 1º gennaio doveva essere operativa. Mancano le indicazioni per gli operatori del settore. Un Comune impreparato.
La tassa di soggiorno è entrata in vigore il primo gennaio, ma gli operatori del settore lamentano un totale abbandono da parte dell’amministrazione.
Così comincia un comunicato stampa diffuso in queste ore. firmato dal gruppo consiliare e dal circolo territoriale Bagheria di Fratelli d’Italia.
A diversi mesi dall’approvazione, in consiglio comunale, del regolamento sulla tassa di soggiorno e dalla delibera di giunta che ne ha stabilito le tariffe, nessuna comunicazione è stata fornita agli operatori del settore alberghiero ed extra-alberghiero.
Sarebbe stato opportuno organizzare un incontro con i titolari delle strutture ricettive per illustrare le modalità di riscossione e versamento delle imposte, ma ancora una volta l’amministrazione ha dimostrato un atteggiamento autoreferenziale, ignorando le esigenze degli operatori del settore.
Si legge ancora nella nota:
come gruppo consiliare avevamo proposto di rinviare di un anno l’introduzione della tassa di soggiorno per consentire una pianificazione adeguata e l’avvio di un dialogo costruttivo con gli operatori interessati.
Anche in questo caso, però, l’amministrazione ha scelto di ignorare le nostre proposte, dimostrando, qualora ce ne fosse ancora bisogno, un’arroganza politica fondata sulla forza dei numeri in consiglio comunale.
Concludono gli esponenti di Fratelli d’Italia:
riteniamo che questo approccio non possa continuare: siamo fermamente convinti che amministrare una città debba basarsi sul dialogo e sul confronto, principi che sembrano essere sempre più lontani dalle pratiche di questa amministrazione.
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