Troppo spesso si è dato spazio a istanze non prioritarie e ReteCivica-Bagheria sui “social” chiede ai cittadini di riflettere sul costo in denaro di queste sedute “passerella”
Questo e il contenuto di una nota diffusa dai due consiglieri di opposizione meloniani, Antonino Arena e Claudia Pecoraro.
In relazione al consiglio comunale nel quale è stata approvata la mozione sul riconoscimento dello stato della Palestina – si legge nel comunicato – riteniamo opportuno motivare le ragioni che ci hanno portato a non votare favorevolmente la mozione.
Siamo fortemente convinti che “Due popoli due Stati” sia la soluzione giusta, l’unica possibile nell’interesse dei palestinesi e degli stessi israeliani che hanno entrambi il diritto di vivere in un paese prospero e sicuro. Siamo altresì convinti che temi come questi non debbano essere oggetto di strumentalizzazione, come invece sta avvenendo da una certa parte politica (anche a livello locale dove l’unico modo di sembrare di sinistra è attraverso la manipolazione dell’informazione, l’uso strumentale della kultura e di certi temi, e NULL’ALTRO n.d.r.).
Nella ferma volontà di non prestare il fianco a facili strumentalizzazioni e non partecipare ad inutili passerelle abbiamo deciso – concludono Arena e Pecoraro – forti delle nostre idee e coerenti con il nostro percorso di non votare favorevolmente questa mozione convinti come siamo che il consiglio comunale debba focalizzarsi sulle tante questioni che riguardano il territorio e sulle quali può avere sicuramente un ruolo maggiormente incisivo.
Sullo stesso tema ma ponendo l’accento su un altro aspetto e utilizzando un tono più ironico (anche a noi tanto caro n.d.r.) è intervenuto ieri sui social il coordinamento cittadino ReteCivica-Bagheria.
Appena esce il resoconto della seduta su albo pretorio (così da verificare il numero dei presenti n.d.r.) si potrà calcolare il costo dei consiglieri , il costo della giunta, del presidente del consiglio e del vice presidente del consiglio, facendo una media tra il loro stipendio e le sedute di consiglio al mese, considerando i debiti fuori bilancio approvati, e l’aliquota IMU (TASSA SULLA CASA) di cui non ci dicono (furbamente) se l’aumentano o meno, sapremo più o meno quanto è costata ai cittadini l’unica cosa di cui siamo certi della bontà ma che onestamente è più una cosa simbolica che pratica, cioè l’adesione agli enti che riconoscono lo Stato di Palestina.
Sapremo tutti quanto l’abbiamo pagata, quanto costa il mantenimento dei bacini di voti dei consiglieri.
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