Mar. Ott 22nd, 2024

Confermata la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica di Termini Imerese. Si faccia chiarezza sui fatti, in tempi brevi.

La vicenda del progetto di finanza affidato dal Comune di Bagheria, all’azienda Baaria Light di cui è socio al 49% l’ex assessore di questa amministrazione Angelo Barone, prende la via che potrebbe portare ad un indagine della procura. L’ex sindaco Patrizio Cinque, che ne ha ricostruito i contorni rivelandoli alla città durante una conferenza stampa andata in diretta streaming sulla nostra pagina Facebook ed ancora visibile qui, ha presentato, come già annunciato, un esposto alla Procura di Termini Imerese, interessando anche l‘Anac, l’organo di controllo dell’anticorruzione e la prefettura.
Sarà compito delle autorità competenti verificare la sussistenza di violazioni ed eventuali ipotesi di reato.
Secondo quanto ricostruito, l’ex assessore Barone durante l’espletamento delle funzioni relative alla sue deleghe, avrebbe approvato insieme a tutta la giunta, tre atti d’indirizzo politico in favore dell’assegnazione del progetto di finanza alla ditta che si aggiudicherà il progetto. Fino agli atti definitivi, dopo quelle che indicheremo, per comodità, come le dimissioni dell’assessore, nemmeno l’organo che ratifica la correttezza della gara, l’Urega, poteva prevedere il futuro, cioè che Barone acquisisse a cose fatte, il 49% della società.

Ma è al momento dell’atto di assegnazione, che l’amministrazione doveva leggere il conflitto di interesse e bloccare il tutto. In quel momento l’amministrazione non poteva non riconoscere il suo ex assessore. Nel mancato inevitabile stop che doveva seguirne, nasce il sospetto, che una parte apicale di questa amministrazione, sapesse già dove si andava a parare, ed è questo che gli inquirenti devono verificare. Risulta da verificare anche se l’ex assessore abbia ritenuto irrilevante (e non lo sarebbe) la pregressa conoscenza dell’azienda aggiudicataria ai fini dell’esistenza del conflitto di interesse già illo tempore. Attendiamo che gli organi competenti facciano il loro lavoro, ma riteniamo che vadano affrontati i cittadini, e che fino a che non siano chiare le posizioni di tutti, questa assegnazione vada quantomeno congelata.

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.