Non “quando” ma “se”. La firma della convenzione per le Aree Urbane Funzionali, passa per l’aula consiliare. La memoria corta ci ha fatto dimenticare la maggioranza che non c’è?!?
Il mistero che attanaglia la città riguarda come si possa dire tutto e il contrario di tutto.
“Tutto in ordine e sotto controllo” a monte Catalfano e poi invece c’era stata una mega rissa; Bagheria aveva firmato la convenzione FUA, che poi diventa “firmerà quando” e che invece è “FIRMERÀ SE”.
Nei primi giorni di marzo si è costituita con altri 31 comuni del palermitano la cosiddetta Area Urbana Funzionale, la FUA, per potere sfruttare in maniera congiunta ed unitaria i 240 milioni di fondi del piano FESR. La direzione univoca va nel senso delle infrastrutture comuni pianificate secondo la divisone in aree limitrofe di competenza e la convezione ne individua 9.
Ieri si è diffusa l’erronea notizia che Bagheria era tra i comuni dell’area di competenza che avevano firmato la convenzione.
Sono tre i comuni che sono citati erroneamente, e che ad oggi mancano all’appello: Trabia che va a voto per il rinnovo dell’amministrazione, Villabate di cui non ci è dato sapere e Bagheria.
Il Consiglio Comunale nelle ultime sedute si è chiuso e aperto e chiuso, per una serie di beghe politiche che si riassumono nella dichiarazione dello stesso Sindaco Filippo Maria Tripoli: la maggioranza non ha i numeri. Tanto che l’opposizione aveva chiesto l’azzeramento della giunta. In una situazione di stallo con la seduta del consiglio comunale convocata solo stamattina, qualunque osservatore delle cose della città capisce bene che non si tratta di quando, ma di se, il Consiglio delibererà in favore della stipula della convenzione FUA (possibile solo in virtù di una eccezionale proroga concessa al 18 aprile, e viri chi bedda fiura).
Qualunque altra lettura è fuorviante, che lo sia involontariamente poco cambia.
Qualunque altre lettura politica che non inchiodi il sindaco Tripoli alle sue responsabilità, è complice della situazione.
Con una importate questione morale dietro l’angolo per la vicenda dell’illuminazione pubblica, il mercato delle poltrone assessoriali, e dei consiglieri comunali, rasenta le vergogne delle più becere amministrazioni vecchio stampo.
A Bagheria può assistere silente solo chi ha interessi in ballo, l’altra parte della città si deve indignare.
Non può piovere per sempre (cit.)
#bravofilippocomplimenti #bagherianonecomunepertutti
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